“Hanno venduto la Regione Lazio a Zingaretti”. Già dal tono col quale pronuncia le prime parole quando risponde al telefono, verso le 19 di ieri sera, si capisce che a Francesco Storace l’annuncio della candidatura di Stefano Parisi da parte del trio Berlusconi-Salvini-Meloni è andato decisamente di traverso. L’ex presidente della Regione Lazio, oggi consigliere del Movimento Nazionale per la Sovranità, fondato con Gianni Alemanno, è un “pirozziano” convinto. Perciò non si trattiene: “Stavolta sono proprio felice di non essere candidato per non mischiarmi con questa robaccia. Però vediamo se arrivano alla fine”.
In che senso mi scusi?
Le liste mica sono state depositate, in giro c’è la rivolta. Parisi potrebbe pure fare la fine di Bertolaso…
Addirittura?
E certo.
“Parisi val bene una messa. Funebre”. Le dice qualcosa?
L’ho scritto io. Ma questa è la fine che si fa quando decidi di prendere uno e di candidarlo come se niente fosse a destra e a sinistra, pensando che gli elettori siano scemi. Parisi è un uomo buono per tutte le Regioni, oltreché per tutte le stagioni.
La sento parecchio arrabbiato, per usare un eufemismo.
È una scelta senza senso, sen-za sen-so.
Se il candidato del Centrodestra fosse stato uno tra Rampelli e Maurizio Gasparri, la pillola sarebbe stata meno amara da ingoiare?
Lo sa che dice il vecchio detto?
Dipende quale…
Che con i se e con i ma la storia non si fa.
Vabbè, ma lei che sta in politica da tanti anni, chissà quante ne avrà viste di queste operazioni di palazzo.
Una roba del genere non l’avevo ancora mai vista, mi creda. Uno che è stato candidato a Milano due anni fa, ha pure perso e adesso ci viene riproposto per una carica così prestigiosa come quella di governatore della Regione Lazio non m’era ancora capitato. Questi non sanno che vuole il popolo, il po-po-lo. Hanno venduto la Regione a Zingaretti, roba da matti. Stavolta sono proprio felice di non essere candidato per non mischiarmi con questa robaccia”.
“Hanno venduto la Regione a Zingaretti”, dice lei. Eppure dicevano che era Pirozzi quello che aveva l’accordo per farlo vincere…
Questa roba dimostra che è esattamente il contrario, ma non ci voleva un genio per capirlo. Parisi ha presentato domenica i simboli del suo movimento, Energie per l’Italia, contro Forza Italia, contro il Centrodestra. È ridicolo. Il messaggio che è passato è: “Vanno bene tutti, tranne Pirozzi”.
Forse perché il sindaco di Amatrice è incontrollabile, non è uno che parla di poltrone, incarichi…
Ma perché dev’essere controllato? Che gli serve la badante?
Vabbè però onorevole Storace, un’idea se la sarà fatta: chi è che secondo lei fra Berlusconi, Salvini e la Meloni ha maggiori responsabilità in tutta questa storia?
No no, io a ‘sta domanda non rispondo proprio.
Mica può cavarsela così…
Vabbè, diciamo che è un concorso di colpa. Salvini è quello che ha tentato di evitare questa roba eh, però… È una cosa indicibile.