La ragione è più che mai nobile: i 57 paesi membri dell’Osce dell’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa hanno conferito all’Italia la Presidenza dell’Organizzazione per l’anno 2018. Un incarico importante per il nostro Paese, che richiede preparazione e competenza. Ed è proprio per questo motivo che il titolare degli Esteri, Angelino Alfano, prima di lasciare la guida della Farnesina, il 2 gennaio 2018 ha pensato bene di conferire nove incarichi nuovi di zecca. Tutte consulenze specifiche per la presidenza italiana.
Non a caso, tra i “premiati”, spiccano diversi ambasciatori, come Melanee Verveer, diplomatica Usa che dai tempi di Barack Obama si occupa di violenza di genere a livello mondiale. Però, tra le tante consulenze, spicca una per Paola Severino e un’altra per Franco Frattini. L’ex ministra della Giustizia con Mario Monti è stata nominata “Rappresentante del Presidente Osce per la lotta alla corruzione”. L’ex ministro degli Esteri, invece, avrà un altro incarico di prestigio: “Rappresentante speciale del Presidente Osce per il processo di regolazione del conflitto in Transnistria”. Un problema, si vede, capitale tanto da richiedere un rappresentante ad hoc. Vedremo cosa verrà deciso sulle sorti della Transnistria, una regione autoproclamatasi indipendente della Moldavia.