Il ragazzo della via Gluck compie 80 anni. Oggi infatti è il compleanno di Adriano Celentano. Precursore del rock e del rap, il Molleggiato (soprannominato così per il suo modo di ballare) ha pubblicato 40 dischi e venduto circa 200 milioni di copie. Un record. Figlio di immigrati pugliesi, nel 1957 – appena ventenne – Celentano rimase folgorato da un 45 giri regalatogli dalla mamma, Rock Around The Clock di Bill Haley. Fondò i Rock Boys, partecipò, e vinse a un concorso al Palazzo del Ghiaccio di Milano con Ciao ti dirò. Il tuo bacio è come un rock nel 1959 lo fece letteralmente decollare.
Nel 1961 l’allora ministro della Difesa, Giulio Andreotti, firmò una dispensa per farlo partecipare al Festival di Sanremo, visto che Celentano svolgeva il servizio militare. Si presentò con 24mila baci, un altro dei suoi più grandi successi, ma non vinse. Appuntamento rimandato però al 1970, quando trionfò con Chi non lavora non fa l’amore. Sono gli anni di Azzurro con musica di Paolo Conte, La coppia più bella del mondo, Prisencolinensinainciusol, prima forma di rap italiano. E ancora film come Yuppi Du, spettacoli come Fantastico nei quali emerse la sua vena di predicatore. Fu accusato di attentato alle libertà politiche dei cittadini e di violazione delle leggi elettorali per aver sollecitato i cittadini durante una puntata dello show televisivo del 1987, a scrivere sulle schede per i referendum: La caccia è contro l’amore. E poi ancora Francamente me ne infischio, 125 milioni di caz… te e Rockpolitick.
Nel 2012 attaccò i quotidiani cattolici (“Piuttosto che parlare del Paradiso, certe testate cattoliche parlano di politica, della politica del mondo anziché di Dio”) e dall’Ariston piovvero fischi.
Consistente anche la filmografia: da Serafino a Rugantino passando per Innamorato pazzo e anche una comparsata ne La dolce vita di Fellini. Nel 2012, a 18 anni di distanza dal suo ultimo concerto, è tornato a cantare dal vivo all’Arena di Verona in due serate, intitolate Rock Economy (trasmesse da Canale 5). L’ultima apparizione nel 2015 in una intervista televisiva.