In attesa di vedere cosa potrebbe succedere con la nuova Legge di Bilancio, il 2017 per gli studenti universitari si sta concludendo non nel migliore dei modi. A voler usare un eufemismo, con leggeri ritardi governativi nella tabella di marcia. Specie per quanto riguarda le borse di studio.
Solo pochi giorni fa, il nostro giornale denunciava come i fondi stanziati negli anni dal Governo lasciassero a secco circa 50mila studenti che, pur essendo idonei, rimanevano a bocca asciutta per soldi insufficienti. Ecco, ora scopriamo che pure gli idonei beneficiari rischiano di aspettare ancora a lungo. Come denunciato dall’Udu (Unione degli Universitari), in questi giorni è stato pubblicato il decreto interministeriale firmato da Pier Carlo Padoan e da Valeria Fedeli sulla definizione dei Fabbisogni Finanziari Regionali (Fis) per l’erogazione delle borse di studio.
“Il decreto – dicono dall’associazione degli studenti – arriva con estremo ritardo e il riparto effettivo per il 2017 manca ancora, mettendo in grande difficoltà la chiusura dei bilanci degli enti regionali per il diritto allo studio”. La Legge di Bilancio 2017 era chiara a riguardo: il decreto Fis doveva essere emanato entro marzo, mentre i fondi distribuiti dal Miur entro settembre. Appunto: siamo a metà dicembre ed è stato pubblicato solo il decreto con la definizione dei criteri: “questo colpevole ritardo – dicono ancora dall’Udu – ha provocato grossi problemi in alcune Regioni”. Col rischio, più che concreto, che qualche studente possa restare a secco o vedere quanto gli spetta con estremo ritardo.
Tw: @CarmineGazzanni