Anche la televisione si specializza sempre di più. Cresce di giorno in giorno la ricerca di contenuti specifici da parte dei telespettatori che, per averli, sono disposti anche a pagarli. Un segnale molto positivo per le televisioni a pagamento che riescono così vedere un buon aumento dei ricavi. L’analisi di ItMedia Consulting relativa al mercato televisivo in Italia, ha evidenziato una cerscita del 2,6% della pay tv, diventata nel 2017 la prima risorsa di mercato con il sorpasso alla pubblicità. Il rapporto mette in evidenza una serie di segnali contraddittori, in quello che è stato un anno di transizione dopo un 2016 che aveva mostrato segnali di ripresa. Il mercato ha mostrato ha mostrato una diminuzione dell’1,1% considerando il canone (che cala del -10%), e una piccola crescita (+1,6%) prendendo in considerazione soltanto pubblicità e pay tv.
Cosa cambia – Nel giro di due anni dovrebbe esplodere la visione della televisione in Rete. Secondo il rapporto realizzato da ItMedia Consulting, nei prossimi 2 anni la broadband tv diventerà la modalità principale per accedere ai contenuti televisivi in almeno 3,5 milioni di abitazioni. Dovrebbe superare anche l’offerta del digitale terrestre.
In termini di risorse – spiega ITMedia Consulting – il mercato riprenderà a crescere, ma in misura inferiore al passato. La pay-tv, nonostante il calo della dtt, continuerà a crescere più di ogni altra risorsa e grazie alla broadband tv, che traina il mercato, rafforzerà la sua leadership nel mercato. Il mercato, però, mostra trasformazioni continue dovute alle innovezioni tecnologiche a raffica, tra offerte personalizzate multipiattaforma e multischermo, canali tematici, servizi non lineari e on demand (Vod). Uno scenario in trasformazione che, secondo ItMedia Consulting, fornirà nuove opportunità e farà restare in piedi soltanto chi sarà in grado di raccogliere la sfida dell’innovazione tecnologica.
Chi comanda – Regine del mercato, almeno fino al 2019, saranno sempre Sky, Mediaset e Rai. Che dovrebbero spartirsi il 90% del mercato, pur perdendo due punti percentuali rispetto alle analisi precendenti. Sky si conferma il principale attore sul mercato, aumentando il divario da Mediaset e Rai. Per quanto riguarda la pubblicità Mediaset resta il primo operatore calamitando la metà delle risorse pubblicitarie, mentre per quanto riguarda le televisioni a pagamento è Sky a a dettare legge, pur avendo perso qualcosa rispetto agli anni precedenti.