Sembra proprio che Milano ben presto possa diventare la nuova capitale dell’informazione. Dopo il fresco trasloco di Sky Tg24 nel capoluogo lombardo, anche la Rai si appresta a rafforzare la propria presenza in città. La Radiotelevisione pubblica, infatti, ha avviato un’indagine di mercato per individuare un complesso immobiliare nelle vicinanze di Corso Sempione. Che sia almeno di 16mila metri quadri fino a un massimo di 20mila. L’immobile dovrà ospitare ben sei studi televisivi. Uno grande, tre medi e due più piccoli. Nel complesso individuato ci dovrà essere lo spazio anche per la realizzazione di uffici modulabili ed altre aree di supporto logistico e tecnico. E non è tutto.
Perché la struttura, si legge nell’avviso, dovrà avere la disponibilità di aree adiacenti per possibili future esigenze di ampliamento. Insomma non sembra proprio che la Rai stia cercando una struttura d’emergenza visto che lo sguardo è già proiettato a un futuro molto più lontano. Per il momento l’immobile viene cercato in affitto per un periodo di sei anni più altri sei e dovrà essere disponibile entro il 31 dicembre 2018. La scelta viene specificato nell’indagine di mercato appena avviata è maturata “nell’ambito di un programma di razionalizzazione e sviluppo dei propri attivi immobiliari” perché la Rai “è interessata a valutare la possibilità di concentrare alcune attività di produzione radiotelevisiva, direzionali e operative nella propria sede di Milano…e con una tempistica di trasferimento il più possibile ridotta”. Ai vertici della tv non resta che aspettare le offerte da valutare che dovranno pervenire al massimo entro il prossimo 14 dicembre.
Qualche dipendente, invece, comincia a preoccuparsi di eventuali trasferimenti in futuro come accaduto ultimamente a numerosi colleghi (non solo giornalisti, ndr) di altre testate. Soltanto nell’ultimo mese sono due le redazioni giornalistiche che hanno chiuso i battenti a Roma per prendere la via del nord. Prima è toccato ai giornalisti della redazione romana di Libero trasferirsi a Milano agli inizi del mese di ottobre. Esattamente un mese dopo a quelli di Sky Tg24. Dentro o fuori senza possibilità di scegliere. Chi ha rifiutato è andato a casa. I più fortunati hanno trovato casa altrove come alcuni volti di Sky. Paola Saluzzi, già a settembre, è tornata a Tv2000; Federica De Sanctis ha salutato i telespettatori in diretta e, soprattutto per restare a Roma, ha rifiutato l’offerta dell’azienda per accasarsi nel team comunicazione di Poste Italiane. C’è poi Stefano Impallomeni che dopo l’addio a Sky si è trasferito a RomaTv.
Ma la lista con i giornalisti pronti all’addio e in attesa di nuove offerte è ancora molto lunga. La riorganizzazione di Sky è stata ben più ampia visto che i giornalisti costretti a scegliere se accettare il trasferimento o andare a casa sono soltanto una piccolissima parte rispetto agli oltre cento dipendenti che sono stati interessati da procedure di trasferimento o licenziamento. A Viale Mazzini, per il momento, non si corrono rischi del genere. La ricerca di immobili a Milano, però, per qualcuno rappresenta già un campanello d’allarme.
*Pubblicato sull’edizione cartacea del 3 novembre 2017