Quando dopo giorni di tensioni Ettore Rosato prova a dare un segnale di distensione, l’offerta last minute di Matteo Renzi, recapitata dal capogruppo del Pd alla Camera ad Mdp, arriva ormai fuori tempo massimo: “Abbiamo Paolo Gentiloni che oggi è a Palazzo Chigi ed è un nome spendibile – assicura Rosato -. Ce ne sono tanti di nomi spendibili e Renzi lo ha detto chiaramente a Napoli: lavoro per portare il Pd a Palazzo Chigi e non per portare Matteo Renzi”.
Auguri Matteo! – La risposta di Mdp al segretario del Pd, che insiste nella necessità di dare vita ad una coalizione che sia la più ampia possibile, non si fa attendere. “In realtà a dare la risposta è stato Renzi, quando ha deciso di sguinzagliare i suoi all’attacco di Piero Grasso”, taglia corto Arturo Scotto parlando con La Notizia. “Al leader del Pd oggi diciamo: tanti auguri! Noi andiamo avanti nella costruzione di un soggetto politico di sinistra che possa riparare ai danni delle politiche renziane degli ultimi anni”. E all’uscita dalla direzione, fuori dai denti e a taccuini rigorosamente chiusi, tra le file dei bersaniani, c’è chi si spinge anche oltre: “Ma quale alleanza? Renzi deve capire che finché non ci sarà un mutamento radicale delle politiche messe in atto in questi anni dal Pd, nessuna alleanza sarà possibile. E poi, dopo la batosta siciliana, per quale ragione dovremmo presentarci alle politiche in coalizione con il Partito democratico cointestandoci la sua prossima sconfitta?”.
Fronte progressista – Il dado, del resto, è tratto. La macchina del fronte progressista alla sinistra del Pd si è ormai messa in moto. La direzione di Mdp di ieri mattina ha approvato un documento cruciale. Contiene le coordinate politico-programmatiche di un nuovo soggetto politico di sinistra, già discusse, peraltro, con altre forze politiche. Da Possibile di Pippo Civati a Sinistra italiana di Nicola Fratoianni, fino al movimento del Brancaccio di Tomaso Montanari. Il testo sarà votato, nei prossimi giorni, da ciascuno dei soci fondatori. “L’augurio è che il progetto possa allargarsi anche a Campo progressista di Giuliano Pisapia”, auspica Scotto. L’ex sindaco di Milano ha convocato per domenica a Roma un incontro per lanciare Diversa. Una proposta per l’Italia.
Tutti a casa – A breve, intanto, riprenderà il cammino di Mdp con la convocazione di una serie di assemblee provinciali tra il 9 e il 16 novembre, prima dell’assemblea nazionale del 19. Ultima tappa prima della convention che, a dicembre, terrà a battesimo la nuova forza politica. Un appuntamento che dovrebbe coincidere con l’acclamazione di Piero Grasso quale leader e candidato premier. “Ci starebbe da Dio”, assicura Pier Luigi Bersani. E chissà che il presidente del Senato non riesca dove Renzi ha fallito. Riunire tutte le anime in una nuova casa comune. Pd escluso, ovviamente.