La situazione, per certi aspetti, sembra grottesca. Salvo indisponibilità dell’ultimo minuto, che ieri sera ancora non erano pervenute, oggi il banchiere Fabrizio Viola dovrebbe presentarsi di fronte alla Commissione bicamerale di inchiesta sui crac bancari. Ma in quale veste Viola verrà sentito? La risposta, da un punto di vista formale, c’è pure. Attualmente Viola è tra i commissari liquidatori della Popolare di Vicenza e di Veneto Banca. Quindi, essendo questi stati convocati dall’organismo parlamentare presieduto da Pier Ferdinando Casini, dovrebbe far parte del gruppo. Ma la situazione, dicevamo, è come minimo grottesca perché il banchiere, dal 2012 al 2016, è stato nientemeno che amministratore delegato del Monte dei Paschi di Siena, proprio dopo la disastrosa gestione di Giuseppe Mussari.
Conseguenze – Questo significa che Viola rappresenta per la Commissione un profilo molto interessante anche per ciò che concerne l’affaire Mps. Oggi, però, l’oggetto dell’audizione è rappresentato dalle banche venete. Da qui nascono diverse domande: Viola, nel caso in cui sarà presente, verrà sentito solo su Popolare di Vicenza e Veneto Banca? Oppure qualcuno ne approfitterà per chiedere qualcosa su Mps? O magari verrà riconvocato in un secondo momento, quando all’ordine del giorno dei lavori della Commissione Casini ci sarà specificamente la banca senese? Domande più che legittime, considerando tra l’altro che il banchiere, in questo momento, è sotto i riflettori per diverse questioni legate alla sua esperienza sulla tolda di comando di Rocca Salimbeni. Con l’ex presidente Alessandro Profumo, per esempio, è indagato per ostacolo alla vigilanza in riferimento alle informazioni sulla contabilizzazione degli ormai famosi derivati “Alexandria” e “Santorini”, che alla fine della fiera hanno portato in sofferenza i conti dell’istituto senese.
Altra questione – Ma non finisce qui, perché come ha di recente sostenuto un’inchiesta televisiva de Le Iene sul caso della morte di David Rossi, formalmente archiviata come suicidio, Viola sarebbe stato a conoscenza della mail con cui l’ex capo della comunicazione della banca aveva manifestato apertis verbis il suo disagio psicologico, minacciando di suicidarsi. Ma nonostante questa conoscenza, il banchiere non avrebbe mosso un dito. Inseguito sul punto da un inviato de Le Iene, Viola si è schermito dietro le solite indagini già compiute sulla morte di Rossi. Insomma, questo a dimostrazione del fatto che l’attuale liquidatore delle banche venete è ancora oggi al centro di tutta una serie di verifiche che si estendono al caso Montepaschi. Ma Viola si presenterà davanti alla Commissione banche? “E’ stato convocato, e al momento non sono pervenute dichiarazioni di indisponibilità”, hanno fatto sapere ieri sera dall’organo parlamentare d’inchiesta sui dissesti bancari. Soltanto oggi il dubbio sarà defintivamente sciolto.
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