Il confronto televisivo tra Matteo Renzi e Luigi Di Maio si farà su La 7. Appuntamento a diMartedì da Giovanni Floris. Era stata la prima proposta del grillino e così sarà, insomma. Con buona pace dei dem che chiedevano che l’incontro tv si tenesse sulla Rai.
“Noi avremmo preferito confrontarci in una delle trasmissioni del servizio pubblico”, ha detto non a caso il portavoce di Renzi Marco Agnoletti. “Ma Di Maio ha scelto di sfidarci e ha scelto il luogo del confronto, Floris: fine della telenovela, noi accettiamo la sfida. Martedì sera Renzi sarà alle 21.30 in studio da Floris”.
Di Maio nei giorni scorsi ha sfidato Renzi via Twitter, che ha subito accettato. Sono seguiti lunghi dibattiti sul luogo migliore per il confronto. Da una parte i dem hanno spinto per la Rai e la stessa azienda pubblica ha proposto uno spazio in prima serata dopo il Tg1 condotto da Bruno Vespa. Ma l’ipotesi è tramontata questa mattina. Nelle scorse ore, erano intervenuti anche i consiglieri del cda Rai chiedendo che l’incontro fosse ospitato dall’azienda pubblica. Ora il vicepresidente della Vigilanza Giorgio Lainati ha commentato attaccando i grillini e il loro veto: “Comprensibile la scelta di Renzi di accettare il confronto negli studi di Floris, da sempre professionista corretto ed esemplare, ma è del tutto assurdo il veto posto dal Movimento 5 stelle sulla Rai” . E ha quindi continuato: “Il confronto tra il segretario del Pd Matteo Renzi e il candidato premier del M5S Luigi di Maio, di fatto l’inizio di questa lunghissima campagna elettorale, si sarebbe dovuto svolgere su Rai Uno, la rete ammiraglia del servizio pubblico che di norma garantisce ascolti quattro volte superiori a quelli de La 7 e con lo Speciale Tg1 avrebbe offerto garanzia di equilibrio e imparzialità, come certamente avverrà nei prossimi confronti elettorali”.