La ricerca può diventatare impresa nel Lazio con una serie di progetti ad altissimo contenuto tecnologico. Produrre tessuti biologici reali da cellule staminali umane riprogrammate (iPSC) senza l’uso di embrioni o animali da laboratorio (HoMoLoG). Introdurre nel mercato un nuovo dispositivo scintigrafico grande quanto uno smartphone in grado di localizzare in meno di 1 minuto anche patologie di 2 mm (Imagensys). E ancora, realizzare giochi di costruzione che riproducono le grandi strutture dell’ingegneria “Made in Italy”, scaricabili a basso costo e stampabili in 3D direttamente dagli utenti (Sixxi Factory). Parlano di Life Science e Industrial i progetti vincitori della Start Cup Lazio 2017, la business plan competition promossa dai principali atenei, centri di ricerca, incubatori, realtà imprenditoriali, finanziarie e associazioni di categoria del Lazio.
Trenta i progetti d’impresa ad alto contenuto tecnologico nati nelle università e nei centri di ricerca del Lazio che hanno risposto al bando. Dieci i finalisti che si sono sfidati, il 23 ottobre nella Sala Tevere della Regione Lazio. Tre i vincitori – HoMoLoG, Imagensys e Sixxi Factory – che si sono aggiudicati, oltre che un premio in denaro, la partecipazione al PNI – Premio Nazionale per l’Innovazione, promosso dalla rete nazionale degli incubatori di impresa universitari (PNICube) con la co-partecipazione di FS Italiane, in programma a Napoli il 30 novembre e 1 dicembre.
Anche quest’anno la Start Cup Lazio ha voluto attribuire menzioni e premi speciali. La menzione speciale Pari Opportunità è andata a HoMoLoG. Menzione speciale social innovation per Sixxi Factory e Nanographarm. Premio speciale Startup Initiative Intesa Sanpaolo a Sixxi Factory, Sat Guardian e Frozen. I tre team accederanno di diritto al Boot Camp for EntrepreneursTM. Premio speciale Peekaboo con il relativo Lean Startup Program per Haiteku e iM.