Non si fermano davanti a niente. Nemmeno davanti ai bambini indifesi. Tanto che sono sempre di più quelli abusati, in maggior parte bambine. Basti pensare che ogni giorno in Italia due bimbi sono vittime di violenza sessuale, per un totale di 950 piccoli abusati ogni anno. Numero che sale vertiginosamente se prendiamo in considerazione i minori vittime di reato che nel 2016 ha toccato quota 5.383 con un +6% rispetto all’anno precedente. Dati che parlano da soli quelli presentati al Senato nel Dossier della campagna indifesa di Terres des Hommes.
I dati al dettaglio – Vittime preferite degli aguzzini sono bimbe e ragazzine. Il 58% nei reati di violenza e l’83% per i reati a sfondo sessuale. Dati preoccupanti riguardano anche i minori entrati nel giro della produzione di materiale pornografico e le vittime di corruzione minorenne, spesso bambine sotto ai 14 anni costrette ad assistere ad atti sessuali. Altro dato eclatante è quello degli omicidi volontari che sono raddoppiati durante lo scorso anno (da 13 a 21 vittime minorenni) di cui il 62% era una bambina o una ragazzina. La maggior parte dei reati commessi ai danni di minori avvengono tra le mura domestiche. Nel corso dell’ultimo anno sono state ben 1.618 le vittime con un significativo +12% nel confronto con il bilancio precedente. Diminuiti, invece, gli atti sessuali con minori di 14 anni, anche se il numero delle vittime risulta ancora molto alto (366) e la detenzione di materiale pornografico. Dati allarmaneti arrivati alla vigilia della sesta giornata mondiale delle bambine e delle ragazze (proclamata per oggi dall’Onu).
Nessun rimedio – “L’Osservatorio Indifesa conferma come nel nostro Paese ci sia bisogno di un cambio radicale nella prevenzione della violenza contro le bambine”, ha affermato Raffaele K. Salinari, presidente di Terre des Hommes, sostenendo che “Serve un impegno sempre maggiore del Governo per trovare fondi per il contrasto e la prevenzione della violenza di genere che orienti gli interventi sia in Italia che nei Paesi in via di sviluppo, ma diventa sempre più importante anche costituire alleanze ampie, che includano attori fra loro differenti, capaci di intervenire a tutti i livelli coinvolgendo non solo i governi, le organizzazioni già impegnate in prima linea su questi temi, i professionisti, ma anche i ragazzi e le ragazze stesse”. Altro fenomeno preoccupante su cui il dossier ha acceso i fari è quello dei matrimoni precoci cfhe ogni anno riguarda 15 milioni di bambine e adolescenti. Basti pensare che, a livello mondiale, ogni due minuti una ragazza minorenne diventa una baby sposa. Matrimoni a cui le ragazzine vengono obbligate, un fenomeno questo che, secondo la World bank, comporta anche enormi spese per il welfare; tanto che la scomparsa dei matrimoni precoci si potrebbe tradurre in un risparmio pari a 566 miliardi di dollari (nel 2030).