Bandiere da tavolo, bandiere “di prestigio”, bandiere per le macchine istituzionali. Tutte, ovviamente, con le immancabili stelle europee. Costo dell’ultima commessa: 102mila euro. Magari, poi, i vessilli verranno piazzati pure sulle limousine o sui minibus che hanno l’arduo compito di traghettare gli eurodeputati da Strasburgo a Bruxelles e viceversa. Il minimo considerando la spesa nel 2016 di 1,4 milioni di euro per dotarsi delle vetture di prestigio. Immancabile, poi, la pausa pranzo tra una seduta di assemblea e l’altra. E allora, tra i tanti appalti per la ristorazione, ne spuntano anche di specifici, come quello per fornire assistenti e onorevoli esclusivamente di “cibo mediterraneo”, al modico costo di 2,1 milioni di euro.
Un mondo incantato – Benvenuti nel fantastico mondo del Parlamento europeo, un mondo aureo all’interno del quale, accanto alle legittime spese per mantenere la struttura e per svolgere attitività politica, spuntano qua e là esborsi che mai, forse, ci si sarebbe aspettati. A cominciare dai rilievi estetici. Per dire: nel corso del 2016 sono stati spesi oltre 180mila euro per la “manutenzione delle aree verdi esterne” della sede Ue a Lussemburgo. Ovviamente, però, non poteva mancare la cura del verde a Bruxelles e allora ecco un’altra maxi commessa da 119mila euro per rifornire la sede europea di piante e contenitori.
Finita qui? Certo che no. Perché, per rendere il soggiorno dei politici di tutta Europa ancora più accogliente, meglio rifornire le sedi anche di fontane. Sì, avete capito bene: fontane d’acqua sia per Bruxelles che per Strasburgo per un costo di 31mila euro. Ovviamente la cura per l’esterno non poteva venir meno entrati nelle sedi Ue. Meglio allora abbellire corridoi e sale con dipinti ad hoc: solo per Strasburgo abbiamo speso negli ultimi mesi 696mila euro in quadri e dipinti. Ma ovviamente il nostro viaggio non finisce qui. Non si contano le tante e tante commesse per rifornire i dipendenti di vestiario ad hoc e di giacche. Tra “frac di cerimonia” e uniformi sia da donna che da uomo, nel 2016 se n’è andato quasi un milione di euro. Tutti in tiro per deputati e visitatori. A proposito di questi ultimi: per il servizio di “esposizione e di interior design per il Centro dei visitatori parlamentari a Bruxelles” è costato 5,5 milioni di euro. Ma d’altronde di eventi anche mondani Bruxelles e Strasburgo strabordano, tutti ovviamente preparati e pensati fin nel minimo dettaglio. Esempio: soltanto per la campagna di comunicazione dell’Europe Day (evento che si tiene ogni nove maggio) sono stati spesi 23mila euro. Manco a dirlo, poi, c’è l’esigenza di immortalare questi momenti. Niente paura: per i servizi fotografici spendiamo qualcosa come 250mila euro, per le riprese video altri 400mila. Non potrebbe essere altrimenti, considerando che al termine dei vari eventi, spesso gli ospiti istituzionali vengono salutati con doni e omaggi di ogni tipo. A cominciare dalle medaglie d’argento. Che non mancano mai, vista la ricca fornitura da 400mila euro.
A tutto sport – Insomma, l’apparenza è tutto. E allora determinante è anche il physique du role per tenere il ritmo che Bruxelles e Starsburgo impongono. Anche qui nessun problema: l’Europarlamento ha appena pubblicato un bando di gara per l’acquisto di macchine e attrezzature da palestra e per l’affitto mensile di macchine cardio. In totale parliamo di 14 macchinari per far peso e 38 cardio da destinare alla sede di Bruxelles e 52 macchine e attrezzature per bodybuilding e 20 cardio machines da inviare invece a Strasburgo. D’altronde serve anche quello: come dicevano i latini, mens sana in corpore sano.
Tw: @CarmineGazzanni