di Stefano Sansonetti
Le traiettorie della politica sono infinite. E forse è arrivato il momento di riconoscere qualche talento, si fa per dire, a chi riesce a sfruttarle rimanendo sempre in piedi. Perché la “verità vera” è che in Italia ci sono profili la cui capacità di galleggiamento è fenomenale. Certo, il tutto magari si ottiene risparmiando un bel po’ sulla coerenza. Ma il concetto ormai appare sempre più fuori moda. Capita così che, secondo indiscrezioni fortemente circolate ieri, l’attuale sottosegretario all’economia, Paola De Micheli, stia per essere nominata Commissario alla ricostruzione delle zone terremotate al posto di Vasco Errani. Questa, almeno, sarebbe l’intenzione del Governo guidato da Paolo Gentiloni, sensibile alle varie sirene. Nel caso della De Micheli, le sirene che all’inizio le suonavano intorno erano quelle bersaniane. Già assessore al comune di Piacenza, tanto caso a Pier Luigi Bersani, l’attuale sottosegretaria ha poi avuto trascorsi proprio nella direzione Pd targata Bersani. Nella fase finale di quegli anni però, per non saper né leggere né scrivere, la stessa De Micheli decise di accodarsi a Vedrò, l’allora think tank lanciato dall’ex premier Enrico Letta. Insomma, al momento i cavalli vincenti erano quelli. Poi però, nel 2014, è arrivato il “ciclone” Matteo Renzi, al quale la stessa De Micheli ha deciso convintamente di votarsi, ottenendo nientemeno che l’incarico di sottosegretario al ministero di via XX Settembre. Adesso, a conclusione di questo percorso, arriva il ruolo pesantissimo di Commissario alla ricostruzione.
Percorso simile anche per l’eterno Erasmo D’Angelis, giornalista, ex direttore de L’Unità, renziano di ferro al punto di meritarsi in prima battuta la nomina a capo di Italia Sicura, la struttura di missione sul dissesto idrogeologico. Ebbene, ora anche D’Angelis ottiene l’ennesimo strapuntino, ovvero la poltrona di presidente dell’Autorità di distretto idrografico dell’Italia centrale. Da qui, a quanto pare, si occuperà sia di terremoto, sia dell’annosa questione della Stadio della Roma. Basta saper galleggiare, sempre.
Twitter: @SSansonetti