Da quasi 16mila euro per puntata a “soli” 10mila. Un taglietto di cui risentiranno poco le tasche di Bruno Vespa che ha subito una riduzione del compenso da mamma Rai del 30% rispetto allo scorso anno. L’anchorman di viale Mazzini guadagnerà 1,2 milioni a stagione contro 1,930 milioni che guadagnava fino allo scorso anno. Il nuovo accordo ha una durata biennale ed è relativo sempre allo stesso numero di puntate, 120, per la nuova stagione di Porta a Porta.
“In previsione del rinnovo del mio contratto con la Rai, avevo manifestato la mia disponibilità a una riduzione del 30% del compenso percepito nell’ultimo triennio”, ha spiegato Vespa, “l’ho fatto in segno di solidarietà con i dirigenti Rai ai quali è stato imposto retroattivamente un forte taglio retributivo, con l’auspicio che la norma venga rivista al più presto per non far uscire l’azienda dal mercato manageriale. L’ho fatto anche”, ha concluso Vespa, “per dare un piccolo contributo alla serenità aziendale in un momento di forti polemiche, anche sulle retribuzioni. Ringrazio il direttore generale Mario Orfeo per aver annunciato di voler festeggiare con me l’anno prossimo i 50 anni del concorso che nel 1968/69 mi portò al telegiornale”.
Tre gli appuntamenti settimanali (martedì, mercoledì e giovedì), salvo puntate speciali qualora lo richiedessero i fatti d’attualità, e il lunedì riservato a Fabio Fazio. Proprio il contratto del conduttore di Che tempo che fa, traslocato su Rai1, era tra gli altri argomenti al centro del Cda di viale Mazzini. Contratto con la società Officina di Fazio e Magnolia che produce il programma approvato. Anche qui la Rai è riuscita a risparmiare qualcosina visto che il costo per ogni puntata della prima serata domenicale passa da 450mila a 410mila euro. Un risparmio dell’8%. Meglio di niente.
Altra questione spinosa era quella legata alla regina delle inchieste di casa Rai Milena Gabanelli. Dopo mesi passati praticamente in panchina, il Cda Rai e anche il dg Orfeo, hanno fatto propria la proposta del consigliere d’amministrazione Carlo Freccero di nominare la Gabanelli condirettrice di RaiNews con delega allo sviluppo del web e del datajournalism. Non sono mancate, però, polemiche sui compensi di casa Rai. L’intervento in Commissione di Vigilanza Rai del viceministro per l’Economia, Enrico Morando, a difesa della deroga sul superamento del tetto a 240mila per il compenso degli artisti, ha fatto infuriare Renato Brunetta che su Facebook ha sentenziato: “Irragionevole difendere i maxi cachet sulla base di una norma giuridica risalente a dieci anni fa tacitamente abrogata da ulteriori provvedimenti intervenuti sulla stessa materia”.