Maxi operazione antimafia con 34 arresti nei confronti di esponenti della cosca ci Brancaccio e di alcuni complici dell’organizzazione malavitosa. L’operazione di Polizia e Guardia di finanza ha riguardato diverse regioni: Sicilia, Toscana, Lazio, Puglia, Emilia Romagna e Liguria. Sequestrate numerose aziende per un valore complessivo di circa 60 milioni di euro. Scoperte tantissime false fatturazioni attraverso 35 società. Tra gli arrestati c’è Pietro Tagliavia, capo del mandamento mafioso di Brancaccio e della famiglia di ”Corso dei Mille”, attualmente ai domiciliari.
Nel mirino delle indagini, eseguite dalla Squadra Mobile e dal Gico del Nucleo di Polizia Tributaria di Palermo, ci sono una serie di episodi di presunte minacce, danneggiamento, estorsione, furto e detenzione illegale di armi da parte di esponenti della cosca di Brancaccio. Grazie alle indagini sono venuti alla luce alcuni legami tra la mafia e un gruppo imprenditoriale. La cosca avrebbe il controllo su questo gruppo che opera in diverse regioni, tra le quali Sicilia e Toscana.
Tra i 34 arrestati c’è anche il fratello di Giovanni Lo Porto, l’operatore umanitario rapito da Al Qaeda nel 2012, in Pakistan, e ucciso tre anni fa da un drone americano nel corso di un’operazione antiterrorismo. Si occupava della gestione della cassa e della distribuzione delle “mensilità” alle famiglie dei carcerati. L’imprenditore arrestato è Francesco Paolo Clemente che ha ottenuto grande successo di affari con le pedane di legno.