I ricconi d’Italia non sono tanti, ma hanno in possesso una gran parte della ricchezza. Sono 307mila, infatti, le famiglie che detengono il 20,7% delle proprietà finanziarie tricolori. Uno studio della Boston Consulting Group (BCG) ha fotografato la situazione del portafogli di investimento, che ammonta a 4.500 miliardi di dollari.
“Mentre la ricchezza finanziaria globale è cresciuta del 5,3% e, in Europa, del 3,2%, l’Italia ha registrato una leggera battuta d’arresto riconducibile principalmente a riduzione di valore (cosiddetto effetto mercato) delle partecipazioni azionarie dirette e degli investimenti obbligazionari che avevano come controparte istituzioni finanziarie”, ha affermato Edoardo Palmisani, principal di BCG. “Le dinamiche della ricchezza finanziaria sono sempre legate infatti a due fattori: la nuova ricchezza generata e la performance del portafoglio. Il nostro report, per quest’anno, evidenzia come la creazione di nuova ricchezza sia rimasta pressoché costante, mentre sono stati gli investimenti diretti azionari ed obbligazionari a generare una performance negativa, seppur parzialmente controbilanciati da fondi comuni e gestioni patrimoniali”, ha aggiunto.
Il report mette in evidenza un altro elemento: “Rispetto al 2015 si tratta di un incremento del 5,3%, superiore al +4,4% registrato l’anno precedente. Nel 2021 si dovrebbe toccare la quota di 223.100 miliardi di dollari, con una crescita media annua del 6%, derivante in parti uguali dalla creazione di nuova ricchezza e dalla valorizzazione degli asset esistenti”.