Fine della collaborazione tra Russia e Stati Uniti d’America nei cieli della Siria. Mosca ha annunciato che oggi “termina la cooperazione con la parte americana nel quadro del memorandum per la prevenzione degli incidenti e per la garanzia della sicurezza dei voli nel corso dell’operazione in Siria”. La decisione è arrivata dopo l’abbattimento di un aereo dell’aviazione di Damasco da parte delle forze americane. E segnala l’ennesima tensione per quanto riguarda il conflitto siriano tra le due potenze che in qualche modo avevano trovato un sistema per evitare incidenti.
Il ministero della Difesa russo ha sostenuto che “l’abbattimento di un jet dell’aviazione siriana nello spazio aereo siriano è una violazione cinica della sovranità della repubblica araba siriana”. E ha poi incalzato: “Numerose azioni belliche dell’aviazione americana, presentate come lotta al terrorismo, vengono condotte contro le forze armate legittime di un paese membro dell’Onu una brusca violazione del diritto internazionale e difatti un’aggressione bellica nei confronti della repubblica araba siriana”.
Così la Russia si è detta disposta a passare ai fatti: “Qualunque oggetto aereo, inclusi i jet e i droni della coalizione internazionale, identificato a ovest dell’Eufrate sarà seguito dai mezzi antiaerei russi, sia terrestri sia aerei, come bersaglio aereo nelle aree in cui l’aviazione russa è in missione di combattimento nei cieli siriani”.