Il Califfo potrebbe essere morto a Raqqa. La Russia ha lanciato la notizia dopo alcune informazioni ricevute, anche se il ministero della Difesa di Mosca sta cercando ulteriori approfondimentoi. Il raid letale per Abu Bakr al-Baghdadi risale allo scorso 28 maggio. Tuttavia, non è la prima volta che si sparge la voce della morte del leader dell’Isis. Quel che è certo, invece, è che in un’operazione in Iraq il numero uno del sedicente Stato islamico rimase ferito. Inoltre, negli ultimi mesi il Califfo si è spostato tra le città di Al-Qaim e Abu Kamal, cl confine tra Iraq e Siria, comunque fuori da Mosul assediata dall’esercito iracheno con il sostegno dell’aviazione americana.
Ad alimentare le ipotesi sulla fine di Abu Bakr al-Baghdadi è anche la scelta di essere “poco mediatico”, a differenza di Osama Bin Laden che faceva sentire spesso la sua voce attraverso messaggi video e audio. Il Califfo ha rilasciato una sola testimonianza visiva, data ormai 2014, quando a Mosul annunciava la fondazione dello Stato islamico, partendo dai territori siriani e iracheni conquistati in quel periodo. Da allora non si hanno più tracce di interventi pubblici, e le intelligence spiegano che segue lo stile di vita di un qualsiasi capo tribù beduino.