Non può essere considerata l’alter ego meridionale di Tempo di Libri di Milano né al Salone di Torino. Ma è un balzo in avanti rispetto alle poche iniziative editoriali che hanno penalizzato il Sud negli ultimi anni. E in particolare la città di Napoli. Con Ricomincio dai Libri, infatti, il capoluogo campano torna ad avere una fiera dell’editoria. Dal 29 settembre all’1 ottobre, all’ex Ospedale della Pace in Via dei Tribunali, ci sarà l’evento che alternerà alle presentazioni appuntamenti musicali e di pittura, oltre ovviamente a proporre testi di molti autori, noti e meno noti. La novità è stata resa possibile da quattro associazioni, tutte legate al territorio: La Bottega delle Parole, Librincircolo, Parole Alate, e Sepofà. Un’iniziativa dal basso che ha già vissuto un’esperienza triennale nel Comune di San Giorgio a Cremano, nel napoletano, noto per aver dato i natali a un gigante della cultura italiana come Massimo Troisi. E idealmente gli organizzatori avevano pensato di costruire un ponte partendo da lì. Ma il trasloco a Napoli è diventato lo sbocco naturale, la prova di maturità, anche perché nel capoluogo cresce la voglia di dare al Sud un punto di riferimento nel settore. Perché non mancano affatto realtà di successo dalla Sicilia alla Campania, passando per la Puglia. “Napoli rappresenta una sfida per Ricomincio dai Libri”, ha infatti voluto mettere in evidenza Miryam Gison, presidente della Bottega delle Parole.
Grandi firme – All’evento parteciperanno 40 editori in linea con i criteri richiesti dal bando. L’obiettivo è quello di valorizzare la produzione di case editrici meridionali, che finora hanno sempre risposto presente. Gli organizzatori stanno intanto definendo gli ospiti della prossima edizione: ci saranno scrittori di italiani di grande prestigio. Del resto già lo scorso anno sul palco di Ricomincio dai Libri sono saliti autori come Diego De Silva, Stefano Piedimonte, Lorenzo Marone, Pino Imperatore e il collettivo satirico Lercio che – dopo aver spopolato sul web – è riuscito a creare un caso letterario con il libro Lo sporco che fa notizia. Il format della fiera punterà, al tempo stesso, su sinergie per favorire delle interessanti collaborazioni con il mondo della musica, della pittura, del teatro e dell’arte a tutto tondo, con il coinvolgimento di tutto quel terzo settore che promuove la produzione culturale sul territorio. “Sappiamo quanto sia difficile fare e portare cultura in questa città, ma è anche un onore”, ha commentato Roberto Malfatti, presidente della Coop. Sociale Sepofà.