di Angelo Perfetti
Ormai non passa giorno che le cronache registrino un’aggressione, una violenza, un omicidio. Le ricerche nazionali dicono che i delitti di genere non sono statisticamente rilevanti rispetto agli altri delitti. Ma la percezione che la collettività ha di questo fenomeno è un’altra cosa. E comunque non dobbiamo aspettare che i freddi numeri ci dicano che siamo ormai in emergenza per accorgerci del fenomeno. Per una volta sarebbe meglio prevenire più che combattere il fenomeno prima che esploda. E che siamo molto vicini all’emergenza lo dimostra l’ennesimo episodio, accaduto ieri.
L’ultima aggressione
Una donna incinta di 32 anni è stata aggredita e colpita al viso stamani con dell’acido da un uomo in sella a uno scooter mentre stata andando a fare degli esami per la gravidanza all’ospedale di Cuggiono, nel Milanese. L’acido, fortunatamente, non ha raggiunto gli occhi e la prognosi per la donna e’ di una ventina di giorni. Le indagini sono affidate ai carabinieri di Legnano.
La donna, da quanto si è saputo, non ha saputo fornire una ragione per quanto è successo ai carabinieri di Oggiono, che hanno la stazione nei pressi dell’ ospedale, e a quelli della Compagnia di Legnano. Qualche informazione utile potrebbe venire dalle immagini delle telecamere a circuito chiuso dell’ospedale. L’aggressione è avvenuta all’ingresso del reparto nel quale la donna stava entrando per delle analisi di routine. Il liquido che le è stato versato addosso è poi risultato essere acido muriatico. E’ stata medicata, giudicata guaribile in una ventina di giorni ed e’ stata dimessa.
La donna, all’ottavo mese di gravidanza, ha riportato una prognosi di 20 giorni e le è stata prescritta una terapia con collirio e pomata oftalmica, oltre a controlli oculistici e dermatologici. La paziente, dopo una prima visita e medicazione, è stata portata all’Ospedale di Legnano per la consulenza oculistica.
Il pericolo dell’imitazione
Collegato che il rischio delle violente di genere c’è quello dell’emulazione. In pochi giorni per ben tre volte si è parlato di aggresioni fatte con l’acido, che hanno visto indifferentemente vittime donne e uomini. E a forza di parlarne c’è chi prende spunto per usare lo stesso metodo per far male a chi ritiene colpevole di averlo ferito. nel peggiore dei casi c’è chi utilizza l’emulazione solo per attirare l’attenzione dei giornali. In entrambi i casi è ora di dire basta.