Niente spostamenti dei rifiuti nei Comuni della provincia di Roma. Altrimenti si rischia la rivolta. Perché i sindaci di Cerveteri e Fiumicino hanno già messo i loro paletti, evidenziando di non volersi caricare dei problemi della Capitale. “Bisogna fare molta attenzione, perché una politica che ha la pretesa e l’arroganza di portare i rifiuti di Roma in altri comuni può far scattare una rivolta di chi è contrario”, ha spiegato il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.
“L’idea che si possa andar avanti dicendo ‘tanto i rifiuti li mandiamo in altri comuni’ è un’idea non solo tecnicamente complessa ma anche irrealizzabile perché l’Unione Europea vigilia e dà indicazione di lavorare i rifiuti nei luoghi dove sono prodotti”, ha aggiunto il governatore, precisando: “Non è polemica, ma si vuole individuare una soluzione che non è quella di dire ‘collochiamo i rifiuti in altri comuni'”.
Il sindaco di Cerveteri, Alessio Pascucci, ha usato parole durissime per respingere l’ipotesi: “L’idea che si portino i rifiuti di Roma nella provincia è sbagliato”. “Trasferire il problema di Roma nei nostri territori – ha ribadito – non è giusto e sorprende si siano individuate aree bianche, senza vincoli, in territori che invece hanno grande valenza archeologica e naturalistica, senza dimenticare che la necropoli etrusca di Cerveteri é un sito Unesco”. Il primo cittadino di Fiumicino, Esterino Montino, ha rincarato la dose: “Non è giusto trovare soluzioni fuori casa propria scaricando qui le contraddizioni di Roma individuando aree non loro: è la cosa più semplice. Ognuno deve fare la propria parte, come già facciamo noi con la differenziata spinta per valorizzare il rifiuto riciclato che ha raggiunto quote che superano il 70% e raggiunge tutti i nostri cittadini con il porta a porta. Le difficoltà di Roma sono tante però ognuno deve fare un passo avanti”.