Un altro balzo del debito pubblico che segna un altro record di Governo. A marzo, infatti, il dato ha toccato il record storico, arrivando a 2.260,3 miliardi di euro, facendo registrare un incremento di 20 miliardi. “L’incremento è dovuto al fabbisogno mensile delle Amministrazioni pubbliche (23,4 miliardi)” solo “parzialmente compensato dalla diminuzione delle disponibilità liquide del Tesoro (per 2,2 miliardi, a 54,6 miliardi) e dall’effetto complessivo degli scarti e dei premi all’emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione del tasso di cambio (1,1 miliardi)”, ha riferito la Banca d’Italia.
In ogni caso per il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, non è una buona notizia. Dalle opposizioni è subito partito un attacco. “I 16 provvedimenti a favore delle banche, i primi 4 di Letta; ben 9 del Governo Renzi, gli ultimi 3 di Gentiloni, gravano sulle spalle dei cittadini, famiglie, PMI e della fiscalità, generale, anche con l’aumento del debito pubblico”, ha polemizzato il presidente Adusbef, Elio Lannutti, sul blog di Beppe Grillo. Ma anche da Forza Italia, con il capogruppo alla Camera, Renato Brunetta, è arrivata una stoccata: “Dobbiamo dire grazie a Renzi, a Gentiloni e soprattutto a Padoan. Quel Padoan che fin dall’inizio ha detto che avrebbe ridotto il debito e che con una faccia di bronzo, mai vista nella storia del Ministero dell’economia e delle finanze, ha detto e continua a dire che il debito diminuirà l’anno prossimo”. “Oggi – ha concluso Brunetta – abbiamo la certezza: con Padoan ministro il debito è aumentato di 153 miliardi in 1.140 giorni, 134 milioni al giorno”.