Parigi val bene un copia e incolla, avranno pensato nell’entourage di Marine Le Pen, la leader dell’estrema destra che corre per diventare presidente della Repubblica in Francia. A pochi giorni al ballottaggio è stata infatti accusata di aver plagiato un intervento François Fillon, candidato dei Repubblicani, escluso dal secondo turno.
Due i passaggi messi sotto esame dal canale Ridicule.fr: “Se si impara la nostra lingua, talvolta con grande fatica, in Argentina o in Polonia, se esistono liste d’attesa per iscriversi all’Alliance francaise di Shanghai, di Tokyo, di Città del Messico, o al liceo francese di Rabat o di Roma, se Parigi è ancora la prima destinazione turistica mondiale, è perché la Francia è più di una potenza industriale, agricola o militare”, ha detto Le Pen, citando il toto quanto detto da Fillon. Un’altra frase, più che sospetta, è relativa alla geografia della Francia: “I Pirenei, innanzitutto, che portano la Francia in questo immenso mondo ispanico e latino. La frontiere delle Alpi, verso l’Italia nostra sorella e, al di là, l’Europa centrale, balcanica e orientale”.
Dalla Le Pen non è arrivato nessun commento ufficiale. Nelle analisi fatte dagli esperti è emerso solo un aspetto: la leader del Front National vuole cercare di avvicinarsi a un linguaggio più gradito ai moderati del centrodestra. Il problema è che ha integralmente copiato le parole di un (ex) rivale per la corsa all’Eliseo.