Si parla di diritti dei lavoratori, ma anche della necessità di ascolto e di dialogo. Ma alla fine vince sempre la pubblicità. Il Concertone del Primo Maggio 2017 non ha suscitato un grande dibattito, ma ha creato una polemica per una presunta censura nei confronti di Edoardo Bennato. L’esibizione del cantante è stata mandata in onda in maniera “parziale” da Rai Tre: l’ultima canzone è stata tagliata in favore di un treno di spot. A denunciare il caso è stato proprio lo staff di Bennato. L’artista era salito sul palco poco dopo le 22.30, a ruota della breve esibizione del rapper Clementino. Sin dall’inizio aveva lanciato messaggi fortemente politici, anche se non ha citato alcun leader in campo: “La situazione è paradossale e kafkiana, manca il lavoro per i giovani. I partiti capiscano che ci interessa il nostro futuro”. Quindi è andato avanti con la scaletta, fino all’amara sorpresa.
“Questa sera Rai Tre ha trasmesso in diretta da Roma il concerto del primo maggio. Edoardo Bennato aveva in scaletta quattro brani ma durante l’esecuzione dell’ultimo brano, “Meno male che adesso non c’è Nerone”, la Rai ha deciso di interrompere in modo brutale la trasmissione, mandando in onda la pubblicità e riservando un trattamento inaccettabile a Edoardo, alla sua band e ai telespettatori”, si legge nella nota diffusa da Bennato anche attraverso i social. Quindi è partito l’attacco alla televisione di Stato: “A questo punto ci chiediamo il motivo: disguido, disorganizzazione o, magari, censura?”. Sulla fan page di Facebook del cantante napoletano, i fan si sono scatenati prendendosela con la Rai per la scelta discutibile.