Domani i francesi saranno chiamati al voto. Ma le elezioni in Francia avverranno nel terrore. A due giorni dall’attentato sugli Champs-Elysée, infatti, un altro episodio scuote Parigi.
Alla Gare du Nord un uomo è stato arrestato dopo avere minacciato con un coltello un agente di polizia. Un episodio che ha causato panico ma non ha avuto conseguenze, e nessuno è rimasto ferito. Secondo Bfmtv, l’uomo si è avvicinato agli agenti. Mentre lo tenevano a distanza, hanno estratto le armi intimandogli di restare fermo e spiegare perché avesse con sé il coltello. A quel punto, riferiscono fonti di polizia, ha detto di “temere per la propria vita”. Artificieri e unità cinofile sono poi arrivati per il controllo dei bagagli che erano stati abbandonati a terra dai passeggeri presi dal panico, fuggiti e nell’impossibilità di rientrare per il perimetro di sicurezza subito stabilito con divieto di accesso. L’uomo, inoltre, non avrebbe mai assunto un atteggiamento davvero minaccioso e quando i gendarmi gli hanno ordinato di stendersi a terra non ha opposto alcuna resistenza.
Ma questo è solo un ultimo episodio di una serie. Tanto che, secondo una circolare segreta dei servizi francesi, pubblicata in esclusiva dal quotidiano Le Parisien, il rischio più grande e concreto della giornata del voto resta “la minaccia jihadista, costante e sostanziale”. Per questo nei seggi, considerati i luoghi più vulnerabili domani, si definisce “indispensabile la presenza della polizia all’apertura”, con un contatto permanente anche “nelle prefetture e nei luoghi di spoglio”. Per avere uomini a sufficienza sono stati predisposte “restrizioni nei permessi” di polizia, gendarmi e militari.