Dramma pesantissimo nel ciclismo italiano: Michele Scarponi è morto poco fa in un incidente stradale mentre si allenava alle porte di Filottrano (Ancona), suo paese natale. Sarebbe stato investito questa mattina da un furgone a un incrocio.
A confermarlo all’Ansa il presidente della Federciclismo, Renato Di Rocco, in lacrime. Il presidente della Federciclismo, peraltro, appresa la sconvolgente notizia della morte di Michele Scarponi, nell’esprimere in una nota “il profondo cordoglio anche a nome del movimento ciclistico italiano, invita ad osservare un minuto di raccoglimento in tutte le gare ciclistiche”.
Chi era – Michele Scarponi aveva vinto il Giro d Italia 2011, ma questo non era stato che l’ultimo successo di una lunga serie. Il 37enne, soprannominato “L’aquila di Filottrano”, era tornato nella sua cittadina natale proprio venerdì sera dopo la partecipazione al Tour of Alps.
Scarponi era diventato professionista dal 2002 e si era affermato come un fortissimo scalatore. Gareggiava per l’Astana, con cui si preparava ad affrontare il prossimo Giro d’Italia in cui sarebbe stato il capitano del team kazako, dopo l’infortunio di Fabio Aru che non parteciperà alla corsa rosa. Il 17 aprile aveva anche vinto la prima tappa del Tour of Alps, l’ex giro del Trentino, competizione che aveva vinto nel 2011. Nel 2011 aveva vinto il Giro dopo la squalifica di Alberto Contador per doping. Oltre al Giro, a cui aveva partecipato 11 volte, Scarponi vantava 25 successi da professionista. Lo scorso anno era stato un gregario fondamentale per il successo di Vincenzo Nibali al Giro.