Sulla capacità di grande chef non ci sono dubbi: Antonia Klugmann, triestina di 38 anni, ha già conquistato una stella Michelin con il ristorante L’argine di Vencò, aperto in provincia di Gorizia. Il problema, però, è un altro: dovrà sostituire a Masterchef Carlo Cracco, che – a ragione – è ritenuto uno dei padri del programma televisivo di Sky. Lo chef veneto, infatti, era il “duro” del gruppo, il giudice che con sguardi sprezzanti e battute taglienti stroncava quasi tutti i concorrenti. Il suo addio era nell’aria da tempo, ma ha atteso la fine della scorsa stagione per renderlo ufficiale.
Antonia Klugmann, quindi, nella prossima edizione di Masterchef è chiamata a un compito molto difficile, da un punto di vista mediatico. Certo, dalla sua ha un vantaggio: affiancarsi a Bruno Barbieri, Joe Bastianich e Antonino Cannavacciuolo, che formano una brigata già funzionante. Klugmann ha una carriera di tutto rispetto con una cucina particolarmente attenta al territorio: la sua scelta è quella di andare controcorrente, visto che il mainestream richiede una buona dose di esterofilia. Tanto per fare un esempio: tra le pietanze più famose c’è il risotto burro e salvia.
Il nome della chef circolava da mesi come possibile quarto giudice: la presenza femminile era una strada sostanzialmente già annunciata, anche se per concretizzarla era necessaria l’uscita di scena di uno dei protagonisti.