Ormai non c’è più pace per Report. Certe verità sono scomode, si sa, ma ultimamente il programma d’inchiesta di Raitre è sotto la lente d’ingrandimento. Così dopo il caso dell’Unita e quello ancora più recente di Roberto Benigni è di nuovo bufera per l’approfondimento firmato da Sigfrido Ranucci. Questa volta il servizio della discordia è stato quello sui vaccini anti papilloma virus, andato in onda il giorno di Pasquetta, in cui si parlava degli effetti collaterali a questo tipo di vaccinazione contro il tumore al collo dell’utero.
Quello che ha fatto infuriare i medici è stato il messaggio finale che, a loro parere, è passato a chi guardava la televisione, cioè quello di una campagna anti vaccini. La prima a scendere in campo dopo la messa in onda è stata la Società Italiana di Virologia che ha parlato di “atto di grave disinformazione” precisando che la correlazione tra gli effetti collaterali del vaccino, che nel servizio televisivo venivano attribuiti all’adiuvante chimico e ad altri potenziali contaminanti metallici, è smentita da ricerche approfondite. E naturalmente sull’argomento è insorta anche la ministra della Salute Beatrice Lorenzin che ha definito un atto “di grave disinformazione diffondere paura propugnando tesi prive di fondamento e anti scientifiche”. Dal canto suo la trasmissione, ha replicato di non aver “mai messo in dubbio l’utilità dei vaccini”. E ha aggiunto che “i docenti intervistati sono tutti professionisti accreditati. E di avere contattato l’Aifa, l’Istituto superiore di Sanità e il ministero della Salute che però hanno scelto di non intervenire.
Servizio della discordia – “Effetti indesiderati”. Si intitola così l’inchiesta scomoda di Alessandra Borella. Report, per fare il servizio, ha citato una review del Nordic Cochrane Center dell’anno scorso che accusava l’Agenzia europea del farmaco (Ema) di aver sottovalutato le reazioni avverse. Secondo l’Ema i vantaggi del vaccino contro l’Hpv che protegge dal tumore, sono di gran lunga superiori agli svantaggi. Nordic Cochrane Center critica il fatto che tutti i dati in materia siano stati diffusi dalle aziende farmaceutiche. Nel servizio non si discuteva dell’utilità dei vaccini, come ha precisato il conduttore, ma solo sulle reazioni avverse che spesso non vengono segnalate. La trasmissione ha poi dato conto del reclamo presentato da alcuni scienziati danesi contrari alla vaccinazione.
Insomma, Report ha fatto un’inchiesta scomoda, su un argomento in cui è facile inciampare. Ma sembra, che da un po’ di tempo a questa parte tutti remino contro il programma dell’ex Gabanelli. Perchè ormai purtroppo tutto è politica, tutto è immagine, chiacchiere, tante. E le verità che pochi giornalisti tirano fuori non le vuole più nessuno. Così, invece di premiare chi prova a fare il suo lavoro senza il copia e incolla si prova a far scendere il sipario. Intanto la Rai ha aperto un’istruttoria per fare luce sulla vicenda, mentre il senatore del Pd Francesco Verducci, vicepresidente della Commissione di Vigilanza Rai, ha già annunciato di aver intenzione di presentare un’interrogazione parlamentare “perchè sulla salute non si può sbagliare”.