Sull‘attentato di Stoccolma c’è la firma dell’Isis. Rakhmat Akilov, l’uomo arrestato con l’accusa di essere il terrorista autore della strage, ha messo di aver agito con finalità jihadiste. “Ho investito degli infedeli per vendicare i bombardamenti occidentali”, ha detto, secondo quanto riportato la stampa svedese.
Tuttavia gli investigatori voglio comprendere se la pianificazione sia arrivata dai “vertici” dell’Isis o semplicemente l’attentatore si sia mosso da solo, senza una rete. “Le cose sono in evoluzione. Ci sono conversazioni in cui si parla di farsi giustizia da soli. Molti sono arrabbiati, si parla di vendetta e di violenza”, ha dichiarato il capo dell’intelligence svedese Anders Thornberg. Un dato è certo: l’uomo arrestato era stato colpito da un provvedimento di espulsione, perché non aveva i requisiti del rifugiato politico.