Un Silvio Berlusconi tentato dall’idea di proporre il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, come candidato alla presidenza del Consiglio. Ma, al momento, l’ex uomo di Montezemolo preferisce stare al suo posto con Gentiloni: “Il meraviglioso mondo della politica da retroscena. Già detto 1000 volte: nessun progetto politico. Faccio il mio lavoro e basta”, si è limitato a commentareil diretto interessatp La notizia svelata da La Repubblica ha però confermato che il leader di Forza Italia cerca aspiranti candidati per Palazzo Chigi, temendo la rottura definitiva con la Lega. E di sicuro Calenda ha guadagnato punti con la gestione del caso Mediaset-Vivendi, quando ha preso una posizione forte per tutelare gli interessi del Biscione.
Dal capogruppo forzista alla Camera, Renato Brunetta, è arrivata una carezza e una successiva frenata sulle possibilità di un sodalizio: “Calenda è il miglior ministro nel governo Gentiloni, questo l’avevamo già detto. Dopodiché, è un ministro del governo Gentiloni. Non abbiamo bisogno di papi stranieri”. Anche un berlusconiano doc come il deputato Gianfranco Rotondi ha bocciato l’ipotesi: “Il ministro Calenda è sveglio e anche simpatico ma non al punto di indurre il presidente Berlusconi a rinunciare all’esercizio di una leadership sempre più confortata dal sentimento popolare”. E, almeno per ora, il ministro della Coesione, Claudio De Vincenti, ha archiviato la questione: “Calenda è ministro del governo Gentiloni e sta facendo benissimo il suo mestiere. Non c’è altro da dire”.