Enrico Letta scioglie le riserve: alle primarie del Pd voterà Andrea Orlando. E, nonostante fosse abbastanza scontata, la notizia resta perché è la prima volta che l’ex premier lo dice, sconfessando chi invece sosteneva che Letta alla fine non avrebbe votato per nessuno, preferendo non partecipare alle primarie di un partito che, di fatto, gli ha sbattuto le porte in faccia. “È l’unico che spinge per un’Europa diversa ma più integrata” ha detto l’ex presidente del Consiglio, che da europeista convinto sottolinea che l’Europa va cambiata, ma “con l’integrazione e non con il ritorno ai nazionalismi. In questo senso Orlando ha fatto bene a portare in piazza un’idea europea del Pd”. L’ex Giovane turco, poi, a sentire Enrico Letta è l’unico “che vuole unire” le varie anime e storie del Partito democratico, che “non è il comitato elettorale di un capo”. Vincerà Renzi? “Io non scelgo un vincitore – dice Letta – sono una persona libera che dice la sua. A mio avviso il Pd deve guardare al futuro e Orlando è l’unico che lo fa”.
Ma Letta si sofferma anche sulla legge elettorale, criticando l’assenza di una legge capace di dare al Paese governi stabili e, soprattutto, considera gravissimo il ritorno al proporzionale con i capilista bloccati. “Non dare ai cittadini la possibilità di scegliere è una decisione di chiusura profondamente sbagliata” ha detto a In Mezz’Ora, sottolineando la necessità di “far partecipare” gli elettori alla vita delle istituzioni, altro che “parlamentari scelti dai partiti”. Un attacco neanche troppo indiretto a Matteo Renzi e al suo sodale di mozione Maurizio Martina, che hanno proposto di estendere il proporzionale anche al Senato. Ipotesi che né Orlando né tanto meno Michele Emiliano prendono minimamente in considerazione.