Locri manifesta al fianco di Don Ciotti. Dopo le scritte offensive e intimidatorie, apparse ieri, migliaia di persone hanno voluto manifestare per mostrare la vicinanza a uno dei simboli dell’antimafia, lanciando un chiaro segnale. “Oggi a Locri siamo tutti sbirri. Ricorderemo tanti nomi di esponenti delle forze dell’ordine che hanno perso la vita e nessuno li può etichettare e insultare”, ha sottolineato l’associazione Libera in occasione peraltro della Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime di mafia.
Alla mobilitazione di Locri si somma quindi l’iniziativa di molte piazze italiane con 5mila persone, che hanno presenziato agli eventi promossi per il 21 marzo. “Dopo tanti anni di mobilitazione dei cittadini contro la criminalità organizzata, dal Parlamento italiano è finalmente arrivato – con il voto unanime espresso dalla Camera 20 giorni fa – il riconoscimento ufficiale che questa partecipazione meritava”, ha commentato la presidente della Camera, Laura Boldrini. “Voglio esprimere la mia affettuosa solidarietà a don Luigi Ciotti: le ignobili minacce che ha ricevuto, poche ore dopo l’importante visita a Locri del Presidente della Repubblica, dicono che non c’è nessun rischio di ritualità nelle migliaia di iniziative che oggi, grazie a Libera e tante altre associazioni, si svolgono in tutto il Paese”, ha aggiunto.