Sor Carletto compie 80 anni. Da oltre dieci anni si è messo in pensione ma Carlo Mazzone con 795 panchine in serie A (compresi 3 spareggi) è il recordman degli allenatori nella massima serie dove ha allenato ben 11 squadre. Lasciando quasi ovunque grandi ricordi. Amatissimo dalle tifoserie di Roma e Brescia, dove ha collezionato i suoi anni migliori. Suo il merito di aver lanciato Francesco Totti in prima squadra quando correva l’anno 1993. Sua anche l’invenzione di Andrea Pirlo regista, a Brescia. Una mossa cruciale per la carriera del calciatore visto che da allora in avanti Pirlo è diventato per anni il miglior regista al mondo, mentre fino a quel momento veniva impiegato come trequartista tra alterne fortune. A Brescia, però, i suoi anni coincidono anche con la grande chiusura di carriera di Roberto Baggio con cui il mister instaura un grande rapporto. E sempre nella città delle leonessa Mazzone allena Pep Guardiola. La stima è talmente tanta che Guardiola successivamente invitò il suo vecchio maestro a Roma, ad assistere alla finale di Champions League 2008-2009 vinta dal Barcellona. Sempre all’esperienza bresciana è legato uno degli episodi più caldi del Mazzone allenatore, con l’epica corsa sotto la curva dell’Atalanta dopo il pareggio in zona cesarini del suo Brescia.
Dopo l’addio alla panchina Mazzone si è messo in pensione. Con una breve parentesi cinematografica, nell’interpretazione di se stesso nel film L’allenatore nel pallone 2. Da calciatore, invece, Mazzone dopo un’esperienza nelle giovanili della Roma, un anno alla Spal e uno al Siena si trasferì ad Ascoli per giocarci tantissimi anni. La maggior parte dei quali da capitano. Ascoli che può dirsi la sua città d’adozione, dove vive attualmente e dove oggi festeggia il suo ottantesimo compleanno con la famiglia. E dove ieri è stato omaggiato da uno stadio intero.