Beppe Grillo scarica anche il suo blog. O meglio respinge le responsabilità dei post pubblicati. La questione è sorta dopo la querela presentata dal Partito democratico nei confronti del fondatore del Movimento 5 Stelle. Con il tesoriere del Pd, Francesco Bonifazi, che ha raccontato l’iter della vicenda: “Un noto comico ha costruito la propria fama soprattutto grazie al suo blog, un bel giorno decide di dire a 400mila iscritti e diversi milioni di elettori del Pd: ‘Tutti collusi. Tutti complici. Con le mani sporche di petrolio e denaro’. Ho cercato di tutelare la nostra immagine e ora Grillo dice di non essere responsabile del suo blog”. Ma gli avvocati di Grillo hanno risposto che lui non è responsabile dei contenuti, né della gestione dei social.
Grillo ha poi spiegato la sua posizione in un post, come se tutto fosse normale: “Il Blog beppegrillo.it è una comunità online di lettori, scrittori e attivisti a cui io ho dato vita e che ospita sia i miei interventi sia quelli di altre persone che gratuitamente offrono contributi per il Blog. Il pezzo oggetto della querela del Pd era un post non firmato, perciò non direttamente riconducibile al sottoscritto. I post di cui io sono direttamente responsabile sono quelli, come questo, che riportano la mia firma in calce”. Quindi è andato all’attacco: “Nessuno scandalo, nessuna novità. Se non il rosicamento del Pd per aver per il momento perso la causa, cosa che Bonifazi ha scordato di dire. Nessuna diffamazione. Nessun insulto. Semplice informazione libera in rete”.
Ma la risposta degli avversari politici non si è fatta attendere: “Al tragicomico spinto il comico grillino ci ha abituati ormai da tempo, a questo punto siamo arrivati al trash. E pensare che questi qui possano governare qualcosa fa rabbrividire”, ha dichiarato Stefano Maullu, eurodeputato di Forza Italia. Mentre la deputata del Pd, Alessia Morani, la mette sul sarcasmo: “Ora Grillo si dissocia anche da quello che scrive sul suo blog. Questa è veramente buona. Finalmente torna a fare il comico”.