Per carità, sono incontri in cui si affrontano argomenti che lui mastica alla grande. Ma sono anche momento in cui è possibile instaurare certi rapporti, soprattutto internazionali. Da questo punto di vista è praticamente passato inosservato un incontro che domani vedrà protagonista Raffaele Cantone. Si dà infatti il caso che il presidente dell’Anticorruzione sarà presente a un incontro organizzato presso l’ambasciata britannica in Italia da Jill Morris, la numero uno della diplomazia inglese a Roma. Oggetto dell’appuntamento: “lotta alla corruzione, antiriciclaggio e tracciabilità dei flussi finanziari”. Con Cantone, almeno a stare al contenuto dell’invito diffuso nei giorni scorsi, ci sarà un altro magistrato, Rodolfo Maria Sabelli, procuratore aggiunto presso il tribunale di Roma e coordinatore del gruppo di lavoro per i reati contro l’economia.
Il dettaglio – Nello stesso invito, tra i partecipanti, compare anche il nome di Andrea Orlando, ministro della giustizia e uno degli sfidanti alla segreteria del Pd. Ma la sua presenza è stata accompagnata alla dicitura “da confermare”. Il fatto certo è che, salvo sorprese dell’ultima ora, domani pomeriggio a Villa Wolkonsky, sede dell’ambasciata britannica, arriverà Cantone. Una mossa che alcuni addetti ai lavori hanno notato. Qualche giorno fa, pur senza avere nulla a che vedere con l’indagine Consip, il nome di Cantone è stato tirato in ballo in quanto protagonista di un incontro con l’imprenditore Alfredo Romeo (ora in stato di arrestato). Ma lo stesso presidente dell’Anticorruzione ha spiegato che si è trattato di un incontro in cui Romeo gli ha presentato un convegno a cui lo stesso magistrato era stato invitato. Piccola parentesi a parte, sono in molti a scommettere su certe ambizioni di Cantone. E in questo scenario andrebbero contestualizzate alcune relazioni internazionali, soprattutto di sponda britannica, che in questi anni il magistrato ha sviluppato.
I primi passi – Il 12 maggio del 2016, per dire, Cantone era volato a Londra per partecipare a un summit internazionale anticorruzione, a margine del quale l’Anac ha firmato anche un protocollo d’intesa con l’Ocse. Risalendo ancora nel tempo, si può registrare come tra il 3 e il 4 marzo del 2015 il numero uno dell’Authority fosse stato protagonista di un’altra tornata di fitti incontri londinesi. Come rammenta un comunicato dell’ambasciata italiana a Londra, in quei giorni Cantone ha incontrato David Green, direttore del Serious Fraud Office britannico, e Donald Toon, direttore del reparto Economic Crime Command del National Crime Agency. In più ha partecipato a una conferenza al London Stock Exchange con l’economista Nouriel Roubini. Insomma, in questi anni da numero uno dell’Anticorruzione Cantone ha avuto modo di instaurare e consolidare tutta una serie di rapporti internazionali. E chissà che questi non gli siano utili per provare a coltivare qualche ambizione.
Tw: @SSansonetti