Che il ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, abbia delle mire che potrebbero in qualche modo ostacolare la corsa di Matteo Renzi, non è una novità. Ma ora lo scontro tra i due ex colleghi di Governo, si fa concreto.
In un in incontro pubblico tenutosi al Quirinale, infatti, Calenda senza troppi giri di parole ha affondato in un colpo solo tutta la politica di Matteo Renzi sull’assistenza ai lavoratori. A cominciare dai bonus. “Per creare lavoro e reddito non esistono scorciatoie, non esistono invenzioni di redditi, invenzioni di lavori, invenzioni di bonus. Si devono costruire le condizioni di competitività affinché le imprese possano assumere”, è la dura presa di posizione del ministro durante la cerimonia per la giornata “Qualità Italia”. “Se noi proviamo a tracciare scorciatoie – aggiunge- ripetiamo gli errori del passato”. Proprio ieri i dati Istat sui redditi hanno messo in evidenza i numeri delle misure di sostegno al reddito lanciate dall’esecutivo Renzi: ben un milione di contribuenti hanno dovuto restituire il bonus di 80 euro in toto, altri 700mila solo in parte.
Ma per Calenda questa non è la strada giusta per creare reddito e occupazione. “La domanda che ci si pone oggi è se dobbiamo essere ottimisti o pessimisti. Io penso che sia una domanda mal posta. Noi dobbiamo essere realisti, cercare di analizzare la situazione e il grado di complessità che la situazione merita in tutto il mondo”. “Io credo – ha continuato Calenda – che non sia compito del governo spandere ottimismo o delle opposizioni spandere pessimismi ma sia compito di tutti costruire un percorso che si basi sulla razionalità. Credo poi che la complessità è la categoria in cui ci troveremo ad operare e credo che la complessità sia la categoria che i cittadini sono pronti ad acettare”.