La resa del Governo è arrivata al termine di una giornata di violenze a Roma (qui il video). I tassisti hanno infatti ottenuto la promessa di un decreto entro 30 giorni per cancellare l’emendamento-Lanzillotta, che aveva inserito nel decreto Milleproroghe la norma considerata favorevole a Uber perché rinviava la sua messa fuorilegge. La mobilitazione ha quindi portato al risultato sperato.
“I rappresentanti di categoria dei taxi hanno dato il loro assenso a sospendere immediatamente le proteste e riprendere subito il servizio”, ha annunciato il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Riccardo Nencini. La notizia dell’intesa è stata accolta da un boato nella serata di ieri dai manifestanti assiepati proprio di fronte al ministero dove è stata condotta la trattativa. Ma la giornata ha lasciato strascichi politici. “Dopo i saluti romani durante la manifestazione dei tassisti nella Capitale, le intimidazioni rivolte al sindaco di Lugo (RE), Davide Ravalli, con scritte e svastiche sui muri”, ha dichiarato il presidente del Pd, Matteo Orfini. “È una brutta giornata che ci ricorda quanto la democrazia vada difesa e conquistata ogni giorno. Nessuna tolleranza verso qualsiasi forma di fascismo e violenza”, ha aggiunto l’esponente dem.
Il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio, ha comunque difeso l’operato della sindaca di Roma, Virginia Raggi, criticata per il sostegno dato ai tassisti: “La sindaca Raggi è scesa in piazza anche per chiedere ai tassisti di riprendere il servizio”.