Intanto la prima scommessa l’ha vinta. Il programma quotidiano che anticipa il Tg3 delle 19, l’edizione principale del terzo canale, è diventato un punto di riferimento sia per la rete che per la politica. Segno che Bianca Berlinguer, ex algida direttrice del telegiornale e ora brillante conduttrice di Cartabianca, fuori dal notiziario ha trovato il suo spazio. Ed è uno spazio che Bianca si è conquistato con l’autorevolezza data dalla sua professionalità e non dall’autorità imposta dal vertice aziendale e dal direttore di Rai Tre, Daria Bignardi, ancora scottata dal mega flop di Politics.
Nuova vita – E come vuole la nemesi storica proprio da lì, dal martedì sera, riparte la corsa dell’ex conduttrice delle Invasioni Barbariche. Perché a partire dal prossimo 21 febbraio sarà proprio la Berlinguer a competere con DiMartedì il programma de La7 condotto da Giovanni Floris, diventato il signore degli ascolti del martedì sera. Il compito assegnato dal vertice aziendale alla “Zarina”, cosi amavano chiamarla i suoi detrattori ai tempi del Tg3 volendo sottolineare il suo modo brusco e deciso nel dirigere la “baracca”, non è tanto quello di battere Floris, impresa nella quale è riuscito Gerardo Greco in una delle quattro puntate speciali andate in onda a gennaio, ma di contrastare il dominio de La7 nel campo dell’approfondimento. Cartabianca, il programma manterrà lo stesso nome della strisca quotidiana, punterà molto sulla cronaca e l’attualità, usando tutti i mezzi della Rai. Ovviamente ci sarà la politica ma con il taglio che la Berlinguer ha dato al settore già nella mezz’ora che anticipa il Tg3 delle 19: molto dibattito e poco scontro, molte idee e poca confusione.
Spazio all’approfondimento – L’obiettivo è quello di far capire e non di confondere il telespettatore. E proprio perché la prospettiva che la Berlinguer vuol dare al programma non vuole essere affatto di corto respiro ma di ampio raggio, il programma punterà molto sugli approfondimenti con i reportage, raccontando i fatti laddove avvengono. In qualunque parte del mondo. Insomma Bianca avrà davvero Cartabianca, andando al di là del mero calcolo degli ascolti. Per la Rai, in fondo, tornare a competere il martedì sera con Floris è già un fatto importante. Le percentuali arriveranno dopo a determinare se le scelte fatte sono giuste o sbagliate.
Movimenti in corso in casa Rai – Nel frattempo il vertice aziendale sta ragionando anche su Gerardo Greco, conduttore di Agorà, il programma del mattino di Rai Tre che ha offerto un’ottima prova in prima serata con le quattro puntate speciali. Viale Mazzini starebbe meditando di affidargli un programma incentrato sulla cronaca, in modo da poterla raccontare in presa diretta. La puntata dedicata alla tragedia di Rigopiano è stata vincente e convincente, tanto che ha superato nella gara degli ascolti la concorrenza de La7. Insomma, per la Rai c’è davvero un grande futuro dietro alle spalle, visto che sta recuperando tutto ciò che aveva tolto durante il governo Renzi, nella convinzione che il talk show e l’approfondimento fossero un prodotto. Invece è ancora vivo e lotta insieme ai teleutenti che pagano il canone.