Tanti giornalisti finiti nella lista nera del vicepresidente della Camera. Perché hanno osato scrivere del caso della polizza di Salvatore Romeo intestata alla sindaca di Roma, Virginia Raggi. Luigi Di Maio ha pubblicato un video su Facebook in cui ha presentato la lettera inviata al presidente dell’Ordine, Enzo Iacopino, per chiedere sanzioni nei confronti di chi ha violato le norme deontologiche. E invitando gli attivisti pentastellati a raccontare l’attività dei sindaci del Movimento.
Nell’elenco sono stati citati tutti gli articoli accusati, suddivisi per giorno. La lista include firme di punta del giornalismo italiano: Emiliano Fittipaldi (L’Espresso), Ilaria Sacchettoni e Fiorenza Sarzanini (Corriere della Sera), Carlo Bonini (La Repubblica), Alessandro Sallusti (Il Giornale), Elena Polidori (QN-Carlino-Nazione-Giorno), Valentina Errante e Sara Menafra (Il Messaggero), Edoardo Izzo (La Stampa). Di Maio, nella missiva, esordice parlando della “libertà di stampa” come un “valore irrinunciabile per ogni Paese democratico”.
“Ma – aggiunge l’esponente dei 5 Stelle- altrettanto irrinunciabile è il rispetto della verità a cui ogni giornalista, per deontologia ed etica professionale, dovrebbe attenersi. In questi giorni abbiamo assistito a uno spettacolo indegno da parte di certa stampa, che ha usato la vicenda di una polizza a vita intestata a Salvatore Romeo, e il cui vero beneficiario è lui stesso tranne nell’ipotesi estremamente improbabile della sua morte, per infangare e colpire in maniera brutale la sindaca Virginia Raggi e l’intero Movimento 5 Stelle. L’operazione di discredito nei confronti della Raggi è iniziata ben prima che il Movimento 5 Stelle vincesse le elezioni a Roma: lo sapevamo ed eravamo preparati a questo, ma oggi si è toccato un limite che è nostro dovere denunciare”. Di Maio invita quindi Iacopino a giudicare se è “informazione” quella fatta negli articoli segnalati.
La reazione dal Pd è arrivato con il deputato Emanuele Fiano: “Abbiamo appreso con sconcerto e rabbia della lettera minacciosa al presidente dell’Ordine dei giornalisti inviata dal leader grillino Luigi Di Maio. Questi fa i nomi dei giornalisti scorretti, autori, a suo dire, di una campagna diffamatoria nei confronti del Movimento 5 Stelle”. “Chiediamo al presidente Enzo Iacopino – ha concluso l’esponente dem – di respingere al mittente la lettera e di intervenire energicamente contro questo assalto alla stampa da grande inquisitore”.