L’accelerazione in casa Partito democratico arriva dall’esponente della minoranza dem più aperto al dialogo con i renziani: Gianni Cuperlo. “Al segretario del partito lo ripeto: se hai a cuore il destino del Pd e della sinistra dico ‘fermati un istante’ e costruisci le condizioni di una stagione diversa”, ha affermato oggi Cuperlo aprendo i lavori dell’assemblea nazionale di SinistraDem Campo aperto.
Cuperlo, che a differenza di tanti esponenti della minoranza del Pd ha votato a favore del referendum costituzionale dello scorso dicembre, ha chiesto così a Matteo Renzi di dare subito una scossa. “Se fossi il segretario del Pd o se potessi dare a lui un consiglio fraterno, gli direi: cerca il bene della tua comunità, gli direi dimettiti domani e convoca quel congresso che può rigenerare un popolo segnato. Sarebbe la via per misurarsi tutti, non solo lui, con una sconfitta, con una serie di sconfitte che possono punire non solo una leadership ma un intero progetto”.
Parole che cercano di scuotere il Pd per aprire una fase nuova di dialogo. Allo stesso tempo Cuperlo ha messo in guardia il Pd dai possibili effetti devastanti di una scissione: “Se dovesse compiersi come è possibile, nessuno potrà sollevare il leader e il gruppo dirigente da quella responsabilità. Io non mi arrendo a questo e in un passaggio simile, l’idea di spezzare il progetto sul quale la sinistra italiana ha investito se stessa, vedere franare quel progetto storico, non pare un balzo in avanti ma un ritorno all’antico”. Insomma chi vuole è libero di fare i bagagli. Assumendosene le responsabilità. Per parlare dell’argomento scissione Cuperlo ha utilizzato una delle battute del film di Monicelli “L’armata Brancaleone alle crrociate: “Ite anca voi dove volete, ma da un’altra parte…”.