Niente dimissioni da parte di Virginia Raggi per la vicenda “polizza municipale“. “Mi sento ancora nel Movimento e non penso affatto alle dimissioni”, ha detto la sindaca uscendo di casa il giorno dopo l’interrogatorio fiume davanti ai magistrati nell’ambito dell’inchiesta sulla nomina del fratello di Raffaele Marra, ex capo del personale del Campidoglio, che la vede indagata per falso e abuso e la scoperta della polizza assicurativa sulla vita intestata alla sindaca da Salvatore Romeo, il suo ex capo segreteria. “Se ho la fiducia del M5s? Direi di si”, ha aggiunto Raggi al suo arrivo in Comune “Se sono pronta ad essere sfiduciata? Non è un ipotesi reale”. La sindaca ha spiegato di aver sentito Beppe Grillo e a una domanda su cosa le avesse detto ha risposto scherzando: “Che ha fatto polizze per tutti”.
“La polizza? Non ne sapevo nulla, queste polizze possono essere fatte senza informare il beneficiario, non devono essere controfirmate”, ha spiegato Raggi. A chi le chiedeva se si sentisse come l’ex ministro Scajola per la polizza a “sua insaputa” Raggi ha detto: “queste polizze posso essere fatte senza che il beneficiario lo sappia”.
Intanto, l’ex capo della segreteria politica di Virginia Raggi, Salvatore Romeo si trincera dietro il silenzio. Romeo avrebbe intestato una polizza vita da 30 mila euro alla futura prima cittadina nel gennaio 2016, quando lei era tra i candidati M5S. “Per ora non parlo – ha detto all’Ansa – sto organizzando una difesa”.
Intanto è arrivata anche la posizione ufficiale del Movimento 5 Stelle sul blog di Beppe Grillo. Infatti, pur non comparendo ancora alcun riferimento diretto alle ultime vicende della sindaca di Roma, in uno dei due post con cui è stata aggiornata l’home page questa mattina non sfugge il sostegno alla prima cittadina della Capitale. Quella di Virginia Raggi viene definita “un’amministrazione coraggiosa”. “Il Coni e Malagò – si legge poi sul blog di Grillo – si sono visti sfilare da sotto il naso la ricca torta delle Olimpiadi grazie ad un’amministrazione coraggiosa, e tentano di rifarsi aggrappandosi al bilancio pubblico e alle tasse dei cittadini”.