Al di là delle promesse sfornate per mesi da Matteo Renzi, i dati parlano chiaro: in Italia c’è sempre meno lavoro per i giovani. E a confermare tale realtà, arrivano oggi i dati Istat, secondo cui a dicembre il tasso di disoccupazione dei 15-24enni, cioè la quota di giovani disoccupati sul totale di quelli attivi (occupati e disoccupati), è risalito al 40,1%, in aumento di 0,2 punti percentuali sul mese precedente. Su base annua continua invece la tendenza in atto da molti mesi: gli occupati crescono soprattutto tra gli over 50, per effetto congiunto, spiega l’Istat, dell’aumento dell’età pensionabile e della demografia che fa salire la percentuale di popolazione in questa fascia di età.
L’istituto di statistica rileva che lo scorso dicembre è rimasto stabile al 12% il tasso di disoccupazione generale, anche se la stima dei disoccupati è salita dello 0,3%, pari a 9mila unità. La crescita è attribuibile alla componente femminile a fronte di un calo per quella maschile e si distribuisce tra le diverse classi di età ad eccezione dei 25-34enni. La stima degli inattivi, cioè coloro che non cercano più lavoro perché sfiduciati, è invece diminuita dello 0,1%, pari a -15mila unità, anche se il tasso di inattività è stabile al 34,8%.
Nel periodo ottobre-dicembre, invece, alla sostanziale stabilità degli occupati si accompagna la crescita dei disoccupati (+2,6%, pari a +78mila) e il calo delle persone inattive (-0,6%, -78mila).