Dall’Abruzzo arrivano vere e proprie dichiarazioni di guerra all’Enel. Dopo oltre una settimana sono ancora 6.500 i clienti rimasti senza corrente in provincia di Teramo in circa 30 Comuni, come risulta dall’ultimo aggiornamento fatto dal colosso elettrico sul sito. Conti che non tornano rispetto a quelli fatti da molti media locali che, invece, parlano di 11mila utenze ancora non pienamente operative. Un lento miglioramento comunque, rispetto ai giorni precedenti. Nei giorni di massima punta dei disagi sono state centinaia di migliaia le utenze fuori uso.
L’Enel vanta il lavoro incessante degli oltre 1.600 tecnici della task force di e-distribuzione, ma i segnali che arrivano dall’Abruzzo sono tutt’altro che concilianti. Il vicepresidente del Consiglio Regionale, Paolo Gatti, chiede misure forti: “Devono dimettersi i vertici di un’azienda che prima hanno minimizzato, poi sono intervenuti con ritardo, in seguito hanno annunciato soluzioni rapide ed al momento, dopo 9 giorni, tengono ancora al buio migliaia di persone sotto la neve e terremotate. Non uso mai questo vocabolo, ma stavolta si: è una vergogna. Sono pentito di non aver chiesto le dimissioni del direttore generale Enel Tamburi e dei vertici in occasione della visita di sabato scorso a Teramo. Devono andare via subito”.
Attacco durissimo è arrivato anche dal sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, che ha preannunciato l’azione legale nei confronti dell’Enel. Dal comunicato stampa diffuso da Di Primo si evince che il problema della mancanza di elettricità non sarebbe stato ancora del tutto superato nemmeno nelle zone del chietino. “Ho dato mandato all’Ufficio legale del Comune di predisporre gli atti ritenuti più idonei per proporre un’azione risarcitoria nei confronti di Enel per i danni patrimoniali e non, subiti dalla città, dai singoli cittadini e dall’intero sistema produttivo e commerciale. Ancora oggi troppe utenze sul territorio comunale risultano essere sprovviste di energia elettrica e questo è intollerabile”, questa la nota diffusa dal sindaco. “Da parte dell’Enel vi è stata una sottovalutazione dell’emergenza verificatasi a Chieti, dove molte zone sono state lasciate al buio e al gelo anche per una intera settimana. Enel non è stata in grado di intervenire tempestivamente e, in molti casi, in modo risolutivo considerato che interi quartieri della città risultavano, ancora ieri, privi di energia elettrica. Durante l’emergenza, da parte di Enel è mancata una puntuale e chiara informazione. A ciò si aggiunga che circa 20.000 utenti, compresa la Casa di Cura Villa Pini, sono stati lasciati senza corrente per diversi giorni e, ancora oggi, pur avendo posizionato (in ritardo) dei generatori, interi quartieri sono al buio. Chiediamo, pertanto, ragione di tali disservizi”.