La Protezione civile torna al passato, riprendendo a modello quella di Guido Bertolaso. “Nei prossimi 3-4 giorni ci concentriamo, e lo faremo con l’Anac e con il Parlamento, su quali possono essere questi poteri straordinari, non possiamo avere strozzature burocratiche, dobbiamo dare un segnale di accelerazione forte e chiaro”, ha annunciato il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, intervista a Che Tempo che fa su Rai Tre, in cui ha comunque sottolineato la continuità con l’azione di Matteo Renzi. “Abbiamo un doppio nemico: la lentezza e la corruzione. Ma attenzione a scatenare questa voglia di trovare capri espiatori. Temo di lasciarci andare, temo un Paese incattivito che cerca subito il giustiziere e il capro espiatorio. La verità serve a far funzionare le cose meglio, non a cercare vendette”, ha aggiunto il premier.
Risposta a Bruxelles – Gentiloni ha escluso l’ipotesi di intervenire sulle pensioni per ridurre il deficit, come ha chiesto l’Unione europea. “La rigidità sugli zerovirgola non ha senso. Troveremo una soluzione con Bruxelles nei prossimi mesi, forse attorno alla stesura del Def: se un aggiustamento è necessario, faremo in modo che non deprima la crescita ma aiuti a crescere. Ma non recupereremo tra i pensionati al minimo o con pensioni basse quegli euro in più che erano stati dati in base alle previsioni di un inflazione maggiore”. Quindi ha aggiunto: “Mettere le mani in tasca ai pensionati che guadagnano cinque o seicento euro al mese sarebbe stato scandaloso”.
Forza Renzi – Gentiloni ha voluto anche ribadire la lealtà al segretario del Pd: “Non so se sia mai esistito il renzismo. Se è la spinta di Renzi per le riforme la rivendico. C’è molta continuità con il governo precedente. La discontinuità è ovvia, io non sono Renzi anche perché non ho l’età. Voglio dare attuazione delle riforme del governo precedente. Già abbiamo dato attuazione a scuola e unioni civili”. Per quanto riguarda il futuro il premier ha rilanciato: “Ora lavoriamo su tre cose: primo su chi è danneggiato dalla globalizzazione, pensiamo al reddito di inclusione. Poi dobbiamo accompagnare la ripresa e ci sono mille misure da prendere, dalla giustizia alla concorrenza. Infine il lavoro, concentrandosi soprattutto su giovani e Sud”. Infine, sulla legge elettorale Gentiloni ha affermato: “Mi auguro che, a prescindere dalla durata del governo, tra le forze parlamentari ci sia in modo tempestivo un dialogo per leggi elettorali per Camera e Senato possibilmente non troppo disarmoniche, questo è un requisito di efficienza del sistema democratico”.