Niente mezze vie. La Brexit sarà senza se e senza ma. La premier britannica, Theresa May, ha infatti ribadito la convinzione di lasciare del tutto il mercato unico nel pieno rispetto della volontà popolare. “Non vogliamo nessuna parziale appartenenza alla Ue, nessuna associazione con la Ue. “Non vogliamo mantenere dei pezzi di Ue, nel momento in cui la lasciamo: niente che ci lasci metà dentro, metà fuori”, ha scandito la prima ministra. Dunque è stata smentita l’ipotesi di seguire la strada della Norvegia, che è fuori dall’Unione europea ma parte del mercato comune, o della Svizzera, che ha una forma di associazione al mercato comune. Il divorzio, secondo le intenzioni di Downing Street, si consumerà al massimo entro il 2019. In caso di ultimo passaggio in Aula, “il parlamento britannico voterà l’uscita dall’Unione Europea”, ha garantito la May. Perché “i britannici hanno votato per il cambiamento e Hanno votato per forgiare un futuro migliore per il nostro Paese, per la Brexit, per abbracciare il mondo”.
Al di lè della Brexit, Londra ha comunque intenzione di mantenere buoni rapporti con i partner economici. “Usciamo dall’Unione Europea, non dall’Europa, rimarremo amici e alleati della Ue. È l’inizio di una nuova partnership, anche commerciale, con la Ue. Usciamo dal mercato unico, che non ci rappresenta più. Vogliamo una Gran Bretagna più unita, una Gran Bretagna più forte, una Gran Bretagna mondiale”, ha sottolineato May. Ma sull’ingresso nel Regno Unito la premier è stata netta: “Controlleremo l’immigrazione dall’Europa. La nostra immigrazione dovrà servire per i nostri interessi nazionali. Finora ha creato stress e messo a dura prova le nostre scuole e i servizi sociali”.