Dopo le folle spese con Tevez e Oscar, la Cina limita il numero di giocatori stranieri che le squadre di Super League, la serie A cinese, potranno schierare in campo a ogni partita.
La regola è stata introdotta dopo l’ultima riunione della Chinese Football Association (Cfa, la Federcalcio cinese) che si tenuta ieri a Wuhan, nella Cina interna, durante la quale i dirigenti del calcio cinese hanno discusso della prossima stagione, che comincerà nel mese di marzo, e più in generale della “riforma del calcio cinese”, come specificato dalla stessa Cfa sul suo sito web. Le squadre di Super League non potranno schierare più di tre giocatori stranieri a partita, ha deliberato la Chinese Football Association, contro l’attuale regola di quattro stranieri, di cui almeno uno asiatico.
La decisione dei vertici del calcio di Pechino porterà tre vantaggi: lo sviluppo del calcio cinese, la coltivazione di talenti locali, e l’innalzamento del livello di gioco della nazionale allenata da Marcello Lippi. Oltre alla riduzione del numero di fuoriclasse stranieri è previsto, infatti, anche un aumento degli atleti under 23 nelle squadre che disputano il campionato nella massima serie cinese, che dovranno essere almeno due.
Soprattutto, però, come detto, la riduzione del numero di giocatori stranieri nel campionato cinese permetterà di tagliare gli “investimenti irrazionali” fatti dalle squadre di Super League. La Cina ha accolto con una pioggia di milioni campioni come Carlos Tevez, Oscar, Ezequiel Lavezzi e altri, che hanno deciso di lasciare le squadre europee per i piu’ remunerativi stipendi promessi dalle squadre cinesi. I salari stellari dei fuoriclasse europei e brasiliani nasconderebbero, però, una situazione non proprio rosea della stessa Super League, che soffre di un buco di 670 milioni di dollari a fine dicembre 2016, secondo calcoli indipendenti citati a inizio gennaio 2017 dal quotidiano China Daily.
La decisione di ridurre il numero di giocatori stranieri in Super League va incontro alle preoccupazioni di chi ritiene che il calcio cinese sia a rischio “bolla” e che numero eccessivo di fuoriclasse provenienti dall’oltre Muraglia possa offuscare i campioni locali in erba.