Come se non fosse bastato il caos all’Europarlamento, il Movimento 5 Stelle vive un’altra giornata di fibrillazione. Con i dubbi instillati sulla gestione della piattaforma di democrazia diretta Rousseau. La senatrice Elisa Bulgarelli, da sempre indicata come una fedelessima del sindaco di Parma Pizzarotti, ha scritto un post molto polemico: Ma l’associazione Rousseau è la ‘segreteria’ del partito 5 stelle o il centro dei cerchi e cerchietti magici del Movimento? E pensa se non stessero lavorando al DDM (Direct democracy movement)… Beppe aiutaci tu”. Questa osservazione ha fatto scattare il dibattito tra gli attivisti che seguono Bulgarelli. E alcuni commenti lasciano trapelare un certo malcontento.
Ma la polemica sulla gestione di Rousseau è quasi secondaria rispetto a quello che sta accadendo con la fuoriscita degli eurodeputati. “Hanno tirato fuori l’artiglieria pesante ma me l’aspettavo, l’avevo messa nel conto. Il movimento ha una base fideistica con dinamiche quasi da setta per cui, ovviamente, c’è stata una reazione molto forte”, ha affermato Marco Zanni, passato con il gruppo europeo di Marine Le Pen e Matteo Salvini. “Ho scelto di lasciare il gruppo per quel che è successo negli ultimi giorni e per un disagio accumulato da un anno.-I princìpi del M5S in cui sono entrato ce li stiamo lasciando alle spalle un pezzetto alla volta”, ha aggiunto Zanni.