Marco Affronte ci va giù pesante. E a farne le spese è Beppe Grillo in persona che si sente, così, sconfessato nel regolamento che, ai tempi delle elezioni europee (e poi nelle elezioni successive), ha messo a punto. Un regolamento che prevede, in caso di fuoriuscita dal gruppo M5S, o le dimissioni o una sanzione da 250mila euro.
Affronte però non ci sta. E, intervistato dal Corriere della Sera, parla chiaro: “Quella lettera che ho firmato è carta straccia, ho chiesto pareri ad avvocati e mi hanno confermato che il valore legale del documento è inesistente. Viola la Costituzione e il regolamento del Parlamento europeo perché comprime la libertà dell’eletto. Non credo useranno davvero questi mezzucci, sarebbe vergognoso, in caso comunque ci tuteleremo dal punto di vista legale”. Affronte, si ricorderà, ha lasciato il movimento grillino – e l’Efdd – per passare ai Verdi.
“Per me finisce un sogno – ha aggiunto – è stata una decisione che mi ha provocato una grande sofferenza. Ho pianto, non mi vergogno a dirlo. Adesso sono sereno anche se so che riceverò molti insulti. Con i Cinque Stelle è così, quando sei dentro, sei molto dentro, quando sei fuori, sei fuori davvero”.