“La politica vincente è stare lontano. Da queste istituzioni aggressive e proteggere il popolo. I cittadini. Cittadini che ad ogni occasione utile bocciano l’unione europea perché si è dimenticata di loro. Bisogna essere anti-establishment. Non cercare di entrare nell’establishment. Sarebbe solo politicamente incoerente, oltre che stupido”. Lo ha scritto su facebook Carlo Sibilia, parlamentare a suo tempo del direttorio M5s dopo il No arrivato da Guy Verhofstadt all’ingresso dei grillini nel gruppo parlamentare europeo dell’Alde.
Una rivincita, quella di Sibilia contro Grillo e il vertice del Movimento, dato che era stato uno dei più critici all’eventualità di entrare nell’Alde. “La Ue – ha sottolineato- è la troika. Ovvero la Bce, la Commissione europea (che se ne infischia del Parlamento Europeo) e il fondo monetario internazionale. Un movimento anti-establishment come fa ad entrare nell’establishment? È come mischiare acqua e olio. Non si mischiano. Bisogna stare lontano dalle banche d’affari senza scrupoli, non cercare di allearsi con il loro miglior alleato. Bisogna uscire dall’ euro che ci ha distrutto. Non allearsi con chi lo sostiene a tutti i costi. Bisogna essere critici nei confronti di questa europa, non ciechi europeisti”.
“Bisogna – scrive ancora Sibilia- rispettare le scelte del popolo e dargli valore. Mai mancargli di rispetto. Sarebbe l’errore più grande che si possa commettere. I popoli europei non vogliono l’Ue al servizio della Troika e delle banche. Io sto con i popoli europei”. D’altra parte “il 2017 e poi il 2018 saranno gli anni della fine dell’Unione europea così come la conosciamo”.