Niente lavoro. L’illusione del Jobs Act si è infranta per l’ennesima volta contro i dati di novembre. Il tasso di disoccupazione è salito all’11,9%, facendo registrare un aumento dello 0,2% rispetto a ottobre e toccando il massimo negli ultimi 18 mesi. L’incremento della percentuale, secondo le stime dell’Istat, è dovuta a una tendenza in atto: diminuiscono gli inattivi, con lo 0,7% di persone (circa 93mila) che si sono messe alla ricerca di un’occupazione, ma con risultato non positivi. Insomma, c’è meno scoraggiamento, con una buona fetta di popolazione che si è rimessa in moto, ma le opportunità continuano a scarseggiare.
L’aumento del tasso di disoccupazione è attribuibile sia agli uomini che alle donne “e si distribuisce tra le diverse classi di età, ad eccezione degli ultracinquantenni”, ha spiegato l’Istat. La situazione è molto preoccupante per i più giovani: il tasso di disoccupazione è risalito al 39,4% con un balzo dell’1,8% in confronto al mese di ottobre. L’unico dato parzialmente positivo è che “su base annua si conferma la tendenza all’aumento del numero di occupati (+0,9% su novembre 2015, pari a +201 mila)”.